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Judo, Mondiali 2019: le speranze di medaglia dell’Italia. Gli azzurri storicamente faticano nel contesto iridato

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Mancano ormai solo tre giorni al via del Campionato del Mondo 2019 di judo e la Nazionale italiana è pronta per recitare un ruolo da protagonista fin dalle prime giornate della manifestazione in programma da domenica 25 agosto a domenica 1 settembre. Il movimento judistico tricolore è in salute come dimostrano tra l’altro gli ottimi risultati a livello giovanile delle ultime stagioni, tuttavia il contesto di un Mondiale senior è tutta un’altra storia rispetto agli altri tornei del World Tour e quindi non sarà assolutamente semplice portare a casa delle medaglie.

L’Italia, nelle ultime sette edizioni della rassegna iridata, ha raccolto un solo alloro grazie al fantastico argento di Matteo Marconcini (81 kg) a Budapest nel 2017, mentre l’ultimo successo azzurro risale al Mondiale pre-olimpico di Barcellona ’91 con i trionfi di Alessandra Giungi nei 52 kg e di Emanuela Pierantozzi nei 66 kg. La storia parla chiaro: la nostra Nazionale fa molta fatica ad emergere in un contesto iridato che risulta addirittura più competitivo e spietato rispetto a quello a Cinque Cerchi.

Quest’anno gli azzurri proveranno ad invertire la tendenza, anche se nessuno di loro attualmente sarebbe inserito nel novero delle otto teste di serie dei rispettivi tabelloni. Odette Giuffrida (prima delle unseeded nei 52 kg) e Fabio Basile (73 kg), rispettivamente argento e oro olimpico in carica nei 52 e nei 66 kg, sono le carte da medaglia più concrete della spedizione tricolore alla luce dei vari piazzamenti sul podio raccolti nei Grand Slam di inizio 2019, tuttavia la concorrenza sarà spietata in entrambe le categorie dunque servirà una prestazione sopra le righe per salire sul podio iridato a Tokyo.

Giuffrida e Basile non sono gli unici a coltivare ambizioni di medaglia, infatti l’Italia può contare su diversi outsider molto interessanti che potrebbero anche far saltare il banco in determinate condizioni. Matteo Medves ha già dimostrato due mesi fa a Minsk di poter reggere il confronto con l’elite internazionale dei 66 kg mettendosi al collo per la seconda volta consecutiva l’argento agli Europei dopo aver battuto in semifinale il n.1 al Mondo Margvelashvili, perciò si presenta in Giappone come autentica mina vagante.

Grande attesa anche per il terzetto campione mondiale juniores in carica formato da Manuel Lombardo (66 kg), Christian Parlati (81 kg) e Alice Bellandi (70 kg), tutti già capaci di salire almeno una volta sul podio nella prima stagione a tempo pieno nel circuito maggiore, mentre Maria Centracchio andrà a caccia della seconda medaglia consecutiva nei grandi eventi dopo il bronzo europeo conquistato a Minsk nei 63 kg.

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Foto: IJF

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