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L’Italia rischia davvero l’esclusione dalle Olimpiadi 2020 e di perdere Milano-Cortina 2026? Tutti gli scenari dopo la lettera del Cio
L’Italia rischia davvero di non poter partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020 e di perdere l’organizzazione dei Giochi Invernali del 2026 a Milano e Cortina d’Ampezzo? C’è un po’ di timore dopo la lettera inviata dal CIO (Comitato Olimpico Internazionale) al CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), a Losanna non è piaciuta la nuova legge delega sullo sport approvata dal Senato e dunque è stata spedita una missiva all’ente presieduto da Giovanni Malagò. Il motivo del warning è molto chiaro, Thomas Bach e la sua giunta temono che il CONI smetta di avere la necessaria autonomia nella gestione dello sport a livello dilettantistico che passerebbe sotto l’ala del Governo: la carta olimpica prevede che lo sport rimanga al di fuori della politica e che venga gestito da organismi indipendenti. Il CIO ha sollevato dei dubbi riguardo a questa manovra e il Governo sarà chiamato a dare delle risposte convincenti per fugare qualsiasi perplessità, dimostrando che il CONI conserverà la propria indipendenza.
Nel frattempo, però, l’Italia sportiva non può permettersi di dormire sonni tranquilli perché c’è il serio rischio che tutti i qualificati alle Olimpiadi di Tokyo 2020 si debbano presentare in Giappone come atleti indipendenti senza maglia azzurra, senza tricolore e senza la possibilità di far suonare l’Inno di Mameli in caso di vittoria. Qualcosa successo a Kuwait e India negli ultimi anni e che si pensava non sarebbe mai potuto capitare nel nostro Paese (e attenzione alla sorte delle squadre qualificate che rischiano di non potersi presentare nel Sol Levante). Non finirebbe qui perché si potrebbe arrivare anche alla revoca dell’organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026 (Stoccolma scalpita dopo la sconfitta elettorale di neanche due mesi fa). Staremo a vedere quali saranno gli sviluppi nelle prossime settimane (tenendo anche in considerazione che siamo a ridosso della pausa estiva), la speranza è che il Governo riesca a chiarire la situazione al CIO e che gli equilibri non saltino garantendo all’Italia una regolare partecipazione a Tokyo 2020 e di conservare Milano-Cortina 2026.
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Foto: Lapresse