MotoGP
MotoGP, GP Austria 2019: analisi qualifiche. Marquez pole e Doohan battuto, Dovizioso vuol difendere il fortino, Valentino Rossi indietro
Verrebbe proprio da dirlo: “Signore e signori, sipario“. Marc Marquez conquista la settima pole position stagionale (la terza consecutiva) a Spielberg (Austria) e mette nel mirino la settima vittoria dell’anno. Un vero e proprio missile il fuoriclasse di Cervera in sella alla sua Honda, con il nuovo record della pista bello e confezionato (1’23″027). Un crono che ha anche un po’ il sapore dell’amarezza per la barriera dell’1’23” non abbattuta per poco. Insaziabile Marc che ai microfoni regala sempre un sorriso ma quando ha il casco ben allacciato aggredisce ogni curva come un leone, frenando sempre oltre rispetto ai suoi avversari. Ecco che, nel fortino della Ducati (tre vittorie nelle tre edizioni disputate al Red Bull Ring), il n.93 vuol porre il proprio marchio per anticipare i titoli di coda di questo campionato e conquistare il suo ottavo iride.
Marquez, inafferrabile come Arsenio Lupin, fa incetta di record e in questo fine settimana il primato di ogni tempo per numero di pole (59) nella top class è suo, superando Mick Doohan (58). Un altro dato che attesta la grandezza di un centauro che, per il suo modo di guidare, ha rivoluzionato il mondo delle due ruote e può seriamente pensare di toccare le vette raggiunte da Valentino Rossi e Giacomo Agostini.
59th #MotoGP pole position for @marcmarquez93! ????
A new premier class record! ????#AustrianGP ???????? pic.twitter.com/ov7eawn0Nh
— MotoGP™???? (@MotoGP) August 10, 2019
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