MotoGP
MotoGP, Mondiali 2019: Jorge Lorenzo, siamo ai titoli di coda? 14° a Silverstone e con lo sguardo spento
Signore e signori, sipario? Chissà…Jorge Lorenzo è tornato in sella alla propria Honda nel 12° round del Mondiale 2019 di MotoGP. A Silverstone (Gran Bretagna), su uno dei tracciati più amati, il maiorchino riprendeva a correre dopo aver dovuto saltare gli appuntamenti al Sachsenring (Germania), a Brno (Repubblica Ceca) e a Spielberg (Austria) per i postumi dell’incidente di Assen (Olanda). La frattura della vertebra dorsale ha avuto delle ripercussioni importanti sul fisico dell’iberico e il cinque volte iridato ancora è decisamente sofferente. Il 14° posto a una vita dai migliori parla chiaro di quel che ancora c’è da fare.
La situazione però di Jorge è più complicata. Non è soltanto un discorso di natura fisica ma anche psicologica. La caduta in terra olandese, l’ennesima della sua esperienza in Honda, ha minato decisamente il suo morale. Le sue parole alla vigilia e l’ammissione di aver anche un po’ di paura, dopo quanto è accaduto, sono i veri aspetti che fanno dubitare su una completa ripresa di quel che è stato uno dei migliori interpreti della classe regina del decennio.
Lorenzo sembra lontano anni luce da quello che aveva trovato la quadratura del cerchio l’anno passato in Ducati. Quel connubio interrotto, forse, con troppa velocità è stato uno degli errori del maiorchino che ha accettato una sfida decisamente complicata: confrontarsi con il fenomenale Marc Marquez e cercare di imporre il proprio stile nella stessa squadra. La Honda è creatura fatta su misura dell’asso nativo di Cervera e la guida “di posteriore” del sette volte campione del mondo è quella che meglio riesce a sfruttare il potenziale della RC213V.
Il 32enne nativo di Palma di Maiorca, invece, non ha mai trovato il giusto feeling con l’anteriore. Gli incidenti e gli infortuni poi hanno messo in seria difficoltà il difficile apprendistato e, nonostante il contratto scada nel 2020, l’impressione è che Jorge stia facendo pensieri diversi, lontani dall’attività agonistica. Non resta che attendere.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Valerio Origo
