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Nuoto, Mondiali juniores 2019 Budapest. FRATELLI D’ITALIA! Thomas Ceccon e Benedetta Pilato d’oro nei 100 dorso e 50 rana! Salin di bronzo negli 800

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A Budapest è sempre festa per l’Italia. Due anni fa una delle giornate più belle dell’Italnuoto con il doppio oro di Pellegrini e Detti al Mondiale e gli azzurrini non hanno voluto restare indietro ed hanno conquistato il doppio oro anche ai Mondiali juniores in corso di svolgimento alla Duna Arena. Thomas Ceccon nei 100 dorso prima e Benedetta Pilato nei 50 rana poi si sono issati sul tetto del mondo a livello giovanile, regalando all’Italia altre due medaglie pesantissime per il movimento tricolore.

Thomas Ceccon si è confermato impeccabile nelle manifestazioni giovanili e l’impressione è che, dopo qualche sussulto, prima o poi si sbloccherà anche a livello assoluto. Oggi è stato magistrale nei 100 dorso che al momento, assieme alle gare veloci, sono la sua gara principe. L’azzurro ha subito preso il comando delle operazioni costringendo il russo Zuev ad inseguire con un tocco a 26″14, poi a metà della vasca di ritorno ha resistito al rivale russo toccando con il crono di 53″46 che è di gran lunga il record dei campionati ed è il personale per il veneto e anche record italiano juniores a 12 centesimi dal primato italiano di Simone Sabbioni. Argento per Zuev in 53″59, bronzo per lo statunitense Davis in 54″14. Ceccon in mattinata non era riuscito a qualificarsi per la finale dei 200 misti chiudendo 12mo in 2’02″19.

Benedetta Pilato ha pagato sicuramente la responsabilità e l’attesa tutta sulle sue spalle dopo il dominio di ieri ed ha vinto i 50 rana senza stravincere come era lecito attendersi dalla giovanissima tarantina dopo quello che aveva mostrato in tutta la prima parte della stagione e nei primi due turni al Mondiale di Budapest. Pilato ha pagato dazio in partenza e si è trovata a dover rimontare rispetto a tutte le rivali: non certo la gara perfetta per la vice campionessa del mondo che ha, una volta di più, dimostrato tutto il suo talento e valore, andando a riprendere le avversarie e vincendo in 30′”60, tempo ormai di ordinanza per lei, contro il 30″91 della britannica Van der Merwe, argento e il 30″92 della statunitense Dobler, terza.

Con le unghie e con i denti la campionessa d’Europa Giulia Salin strappa una bella medaglia di bronzo negli 800 stile libero con  tanto di personale a 8’28″99. Per 200 metri l’azzurra prova a tenere il ritmo della australiana Pallister che poi si invola e va a far segnare il record dei campionati con 8’22″49, mandando un messaggio a tutto il mondo del mezzofondo. Salin viene raggiunta e superata prima dalla giapponese Namba che chiude seconda in 8’27″24 e poi dalla statunitense Travis che, però, negli ultimi 150 metri subisce il ritorno dell’azzurrina che la distanzia nettamente nel finale andandosi a prendere la medaglia iridata.

La giornata di grazia dell’Italnuoto è completata dalla conquista della finale con il quarto tempo di qualificazione da parte di Federico Burdisso nei 100 farfalla, che hanno visto il russo Minakov far segnare nettamente il primo tempo con 51″35, per Burdisso in mattinata 52″48 e in semifinale 52″25: l’impressione è che per la medaglia domani servirà scendere sotto i 52″.

Niente da fare, invece, per gli altri azzurri impegnati nelle semifinali di oggi. Nei 100 farfalla Claudio Faraci, che aveva centrato la qualificazione grazie al 53″60 che gli aveva fruttato il 14mo posto al mattino, ha chiuso 13mo con 53″34 che è il personale. Nei 100 stile libero doppia qualificazione in semifinale per le azzurre Maria Masciopinto (14ma con 56″16) e Chiara Tarantino (15ma con 56″17). Nella gara che valeva l’accesso alla finale, però, niente miracoli per le due italiane: Chiara Tarantino 14ma in 55″82, Maria Masciopinto 15ma in 56″04, entrambe lontane dal personale. In mattinata delusione per la squalifica della staffetta azzurra (Gaetani, Tomasi, Biasibetti, Conte Bonin) 4×100 mista mista in batteria.

Livello alto nelle altre finali di giornata che hanno lanciato nel mondo del nuoto internazionale lo statunitense di origini italiane (lo zio è stato il migliore martellista italiano degli anni ’80) Luca Urlando che ha vinto la sua prima (probabilmente di una lunga serie) medaglia d’oro individuale nei 200 stile libero con un convincente 1’46″97, battendo di un soffio lo svedese Hanson (1’47″03), bronzo per il brasiliano Stein Sartori in 1’47″39. Restando in casa Stati Uniti brilla anche la stella di Carson Foster che ha dominato i 200 misti in 1’58″46, record dei campionato, argento per il canadese Knox (1’59″44) e bronzo per il greco Papastamos in 1’59″62. Stati Uniti padroni anche nei 200 farfalla con la vittoria di Lillie Nordomann con il tempo di 2’08″24 davanti all’ungherese Blanka Berecz (2’08″93) e alla statunitense Charlotte Hook (2’09″00).

Nei 100 dorso il Canada si conferma nazione leader piazzando sul gradino più alto del podio Jade Hannah con un ottimo 59″63, argento per la statunitense Curzan (1’00″00) e bronzo per l’attesa russa Vaskina in 1’00″02. Trionfo russo, invece, nei 100 rana con Vladislav Gerasimenko che si è imposto in una gara non straordinaria dal punto di vista tecnico con il tempo di 59″97, battendo gli statunitensi Metheny, argento in 1’00″17 e Houseman, bronzo in 1’00″55.

 

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