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Nuoto, Mondiali Juniores 2019 Budapest. L’Italia non si ferma! Burdisso d’argento nei 100 farfalla. Bronzo per Gaetani nei 200 dorso e per la 4×100 mista stile libero

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L’Italjunior non si ferma e continua a collezionare podi e medaglie ai Mondiali di Budapest. Oggi niente ori per gli azzurri ma tre medaglie pesanti e diversi risultati interessanti in vista della giornata di domani. le firme del giorno portano il nome di Federico Burdisso, specialista dei 200 farfalla che però se la cava benissimo anche nei 100 e lo ha dimostrato scendendo per la seconda volta sotto i 52″ per andarsi a prendere un argento sfavillante che fa tris con i bronzi della staffette stile libero, di un’altra baby da tenere d’occhio, Erika Gaetani. di tre mesi più “vecchia” della compagna Benedetta Pilato ma con i 15 anni ancora da compiere che si va a prendere un bellissimo bronzo avvicinando il personale nei 200 dorso e della staffetta 4×100 stile libero mista di Burdisso, Ceccon, Tarantino e Cocconcelli, bronzo alle spalle di Usa e Russia. Se si aggiungono le finali conquistate da Benedetta Pilato nei 100 rana, Thomas Ceccon nei 50 dorso, Helena Biasibetti e Costanza Cocconcelli nei 50 farfalla ne esce un’altra giornata di grande spessore per la pattuglia italiana in Ungheria.

Federico Burdisso è un lottatore e lo dimostra una volta di più in una finale tutt’altro che semplice, con atleti di assoluto valore nei 100 farfalla uomini. L’azzurro parte forte come è abituato a fare nei 200 e tocca al terzo posto in 24″12 e nel ritorno lascia sfogare il bulgaro Miladinov fino agli 80 metri e lo infila con un finale al limite della perfezione toccando con il tempo di 51″83, inchinandosi solo a Minakov che domina in 51″25. Il bronzo è dell’altro russo Pavlov in 51″90

Erika Gaetani fa parte della schiera delle ragazzine terribili del vivaio azzurro e, dopo l’oro europeo, va a prendersi anche il bronzo mondiale juniores a soli 14 anni in un 200 dorso da coltello fra i denti dal primo all’ultimo metro. La campionessa del mondo del 100, la canadese Hannah imprime alla gara un ritmo indiavolato ed Erika Gaetani non si fa irretire, resta lì, a lottare con le inseguitrici e mantiene le energie giuste per respingere nell’ultima vasca il ritorno della ungherese Szabo-Feltothy che si deve accontentare del quarto posto. L’azzurra chiude con un 2’10″52 non lontano dal crono che le era servito per vincere l’Europeo di Kazan e davanti la canadese Hannah vince con 2’09″28, davanti alla austriaca Grabowski con 2’10″27.

La terza medaglia di giornata arriva grazie alla staffetta 4×100 stile libero mista che in mattinata aveva colto la finale con il quinto tempo grazie a Nicotra, Conte Bonin, Pesenti e Menicucci. In finale squadra rivoluzionata con Burdisso e Ceccon nelle prime due frazioni, Tarantino e Cocconcelli a chiudere. Gli uomini forniscono le prestazioni sperate e scavano il solco rispetto al quarto posto restando addirittura davanti agli Stati Uniti che poi hanno sfruttato le due ragazze per andarsi a prendere l’oro con il nuovo record del mondo juniores 3’25″92, davanti alla Russia che ha resistito all’assalto finale dell’Italia andandosi a prendere l’argento con 3’27″72, mentre gli azzurri hanno chiuso terzi con il crono di 3’29″12.

La giornata ha offerto altre prove di spessore per i colori azzurri che hanno già conquistato ben quattro posti in finale per domani. Ha avvicinato non poco il personale Thomas Ceccon nei 50 dorso, di cui è campione d’Europa, per centrare il secondo tempo in semifinale: 25″20 alle spalle dello statunitense Davis per quella che si preannuncia la battaglia per l’oro.

Benedetta Pilato passa con disinvoltura e anche il sorriso sulle labbra dal primo posto dei 50 rana al doppio penultimo dei 100 che ancora non sono casa sua ma possono diventarlo. L’azzurra paga qualcosa alla stanchezza, anche mentale dopo i festeggiamenti di ieri, al mattino, riuscendo a strappare con le unghie l’accesso alla semifinale dei 100 rana con il 15mo crono (1’09″81) e poi al pomeriggio parte a razzo in semifinale, toccando nettamente avanti a 31″33 e poi soffre nel finale ma si salva chiudendo con il fiatone a 1’08″46 che non è lontano dal personale staccando la penuttima carta (la settima) per l’ingresso in finale. 

In finale volano anche le due ragazze dei 50 farfalla: Helena Biasibetti e il bronzo europeo di Kazan Costanza Cocconcelli. Settimo e ottavo tempo in mattinata e in semifinale è Biasibetti a impressionare maggiormente con la chiusura a 26″75 che le frutta il terzo tempo nella prima delle due serie e il sesto crono globale. Si salva per un soffio, invece, Costanza Cocconcelli che è quinta nella seconda serie ma strappa l’ottavo tempo con 26″87, che è comunque il suo record personale. Di lì a poco andrà a prendersi la soddisfazione della medaglia iridata nella staffetta stile libero mista.

Niente piazzamento di prestigio, infine, per il mezzonfondista Ivan Giovannoni che chiude all’ultimo posto la serie veloce degli 800 stile libero e con 8’06″25 si deve accontentare del 13mo posto. L’oro va al croato Grgic con un ottimo 7’45″92, argento al russo Sibirtsev (7’48″05), bronzo all’australiano Neill con 7’48″65. Trionfo statunitense, infine, nei 100 stile libero con Gretchen Walsh che si impone in 53″74, davanti alla compagna Torri Huske (54″54), bronzo per l’australiana Meg Harris in 54″58.

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