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Nuoto, Mondiali juniores 2019 Budapest. Thomas Ceccon pigliatutto: oro luccicante nei 50 farfalla! Giulia Salin argento nei 1500, 4×100 stile donne di bronzo

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Pokerissimo di podi, doppietta di ori, come all’Europeo, secondo crono all time nei 50 farfalla: basteranno questi numeri a far cambiare idea a chi avesse ancora qualche dubbio sulle qualità di Thomas Ceccon? E’ vero, serviranno conferme a livello assoluto, a partire da molto presto ma il campioncino veneto non finisce più di stupire in questa rassegna iridata juniores e oggi è arrivato il trionfo più inatteso e, per questo, ancora più bello: l’oro nei 50 farfalla che non lo avevano visto tra i protagonisti, ad esempio, all’Europeo di luglio a Kazan: un uomo, al momento, per tutte le stagioni e tutte le gare, capace di vincere i 100 dorso e i 50 rana, di trascinare la 4×100 stile libero ma da registrare, ad esempio, nelle specialità dei misti. E’ un’altra giornata da incorniciare per il nuoto italiano che si prende altre tre medaglie: oltre all’oro di Ceccon, anche l’argento di Giulia Salin nei 1500 stile libero e un rocambolesco bronzo per la 4×100 stile libero donne. 

Un piccolo capolavoro, quello di Thomas Ceccon: serviva il personale per vincere questo 50 farfalla zeppo di pretendenti e lui, tirato il fiato dopo le fatiche dei giorni precedenti, si è fatto trovare pronto ed ha costruito la vittoria nella parte centrale della gara tenendo il ritmo altissimo e mettendo alla berlina tutti i rivali che poi hanno provato a rientrare in un finale convulso ma l’azzurro ha mantenuto, anche grazie ad un discreto arrivo, due centesimi di vantaggio toccando in 23″37, record personale, record italiano juniores e secondo crono all time nuotato in Italia al pari di Andrea Vergani e alle spalle del solo Piero Codia. Secondo posto per il russo Minakov (23″39) e bronzo per il bulgaro Miladinov (23″48).

Giulia Salin completa la sua stagione meravigliosa e, dopo il doppio oro e l’argento agli Europei e il bronzo di mercoledì negli 800 ai Mondiali di Budapest, piazza un  altro grande colpo di portata mondiale andandosi a prendere l’argento iridato nei 1500 stile libero. Gara molto più lineare rispetto agli 800. L’australiana Pallister, come da programma, prende da subito il comando delle operazione e fa gara solitaria, mentre Giulia Salin lascia sfogare nella prima metà gara la rivale Travis, già battuta anche negli 800 e poi dai 700 metri in poi cambia marcia, aumentando progressivamente il vantaggio sulla rivale fino ai 4″ del tocco finale. Pallister chiude con il terzo oro al collo e con il tempo di 15’58″86, nuovo record dei campionati, Salin conclude a un soffio dal personale in 16’14″00, terza Travis in 16’18″04.

Un bronzo col batticuore, quello conquistato con pieno merito dalla 4×100 stile libero donne che regala una speranza ad un settore che, a livello assoluto, sta soffrendo enormemente. Al traguardo le azzurre sono quarte, Gaia Pesenti subisce la rimonta della francese Pinsolle che, in forte ritardo, si gioca il tutto per tutto nell’ultimo cambio e il rischio costa carissimo alla squadra transalpina che viene squalificata e consegna la medaglia di bronzo a Chiara Tarantino (55″47 al lancio), Maria Masciopinto (55″39), Emma Menicucci (55″37) e Gaia Pesenti (55″81) che chiudono con il tempo globale di 3’42″04. Ad avere la meglio sono i “soliti” Stati Uniti, forti delle prime due classificate della gara individuale, con il tempo di 3’37″61, argento all’Australia con 3’40″85.

Niente podio, invece, per Costanza Cocconcelli nei 50 dorso, ennesima gara di una giornata pesantissima per la bolognese che non è riuscita a tenere il ritmo delle prime e a cui non è bastato l’ennesimo record personale in 28″44, nuovamente primato italiano juniores, per conquistare la medaglia. Quinto posto per l’azzurra in una gara vinta dalla australiana Job (che ha permesso agli Aussies di scavalcare l’Italia al terzo posto nel medagliere) in 27″87 davanti a una coppia di argenti: la canadese Hannah (che scende dal gradino più alto del popdio dopo aver dominato 100 e 200 dorso) e la russa Vaskina a pari merito con 27″91.

L’Italjunior non sbaglia un colpo nelle semifinali in un’altra grande giornata per i colori azzurri. Stefano Nicetto, dopo una batteria non straordinaria, central la finale nei 100 stile libero facendo segnare il quinto tempo in batteria con 49″92: dovesse indovinare un 100 stile simile a quello di Kazan, dove fu quinto all’Europeo, potrebbe addirittura inserirsi nella lotta per il podio ma serve un ulteriore deciso miglioramento rispetto al crono fatto segnare oggi che gli è valso il secondo posto nella seconda semifinale.

In finale, domani, ci sarà anche Helena Biasibetti nei “suoi” 100 farfalla, di cui è bronzo continentale in carica. La vercellese di Crescentino riesce a migliorare il personale chiudendo la seconda semifinale al quarto posto con il crono di 59″62 che significa sesto crono complessivo e conquista dio una finale dove essere protagonista da podio, visti i tempi di chi andrà a giocarsi l’oro, sarà molto complicato. In finale, domani, nei 50 stile libero ci sarà anche l’instancabile Costanza Cocconcelli che si potrà finalmente concentrare su una sola gara (oggi in vasca addirittura quattro volte, tra batterie e semifinali dei 50 stile e la finale dei 50 dorso): i 50 stile libero di cui è campionessa d’Europa e nei quali ha staccato il pass per la finale grazie al sesto crono: 25″49.

In mattinata, invece, nelle batterie si era fermata la corsa di Mario Nicotra nei 100 stile libero: 22mo in 51″00 nei 100 stile libero, di Emma Menicucci, 21ma in 26″27 nei 50 stile libero e di Emiliano Tomasi, 19mo in 28″83 nei 50 rana.

Trionfo greco, infine, nell’ultima finale che non vedeva azzurri al via, i 400 misti. L’ellenico Apostolos Papastamos ha migliorato il primato mondiale giovanile con il crono di 4’11″93, dominando la finale: secondo posto per il russo Borodin in 4’12″95 e terzo per il francese Marchand (prima medaglia per i transalpini) in 4’16″37.

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