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Nuoto, Mondiali juniores 2019: l’Italia dei ‘Fratellini d’India’ e di Benedetta Pilato colpisce ancora

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Tempo di bilanci, tempo di analisi per i Mondiali 2019 juniores di nuoto di Budapest (Ungheria). La Duna Arena è stata ancora una volta teatro dei trionfi azzurri. Il Bel Paese ha posto il proprio marchio grazie a 3 ori, 2 argenti e 7 bronzi (quarto posto nel medagliere alle spalle di Stati Uniti, Russia e Australia). Un riscontro più che positivo per la squadra guidata da Walter Bolognani che qualcosa più del suo l’ha fatto.

E’ stata l’Italia dei “Fratellini d’India”. Così si fanno chiamare Thomas Ceccon e Federico Burdisso, compari e amici e della vasca nostrana. Il loro account Instagram lì accomuna e le loro immagini non sono proprio artistiche ma di sicuro un legame di amicizia c’è. I “Totò e Peppino” della piscina, come ama definirli invece Bolognani, hanno trovato la via giusta senza chiedere informazioni ad alcun vigile e i riscontri in coppia sono stati i seguenti: 2 ori, 1 argento e 4 bronzi. Le perle del veneto nei 50 delfino e nei 100 dorso, su crono considerevoli (entrambi suoi personali e primati nazionali juniores), sono state solo la punta dell’iceberg, considerando anche l’argento e il bronzo nei 100 e 200 farfalla di colui che porta il cognome di un rinomato difensore, ma che tanto remissivo non è.

Il 51″83 delle due vasche del delfino e l’1’55″39 delle quattro vasche sono valsi piazzamenti importanti ma l’impressione, come per Ceccon, è che i margini siano importanti. I passaggi coraggiosi nella prima parte di gara vanno accompagnati con una chiusura più convincente. Ci dovranno lavorare entrambi che, nell’annata olimpica, qualcosa di bello se lo vorranno regalare.

Sul versante femminile la stellina Benedetta Pilato ha fatto il suo: oro iridato nei 50 rana e finale nei 100 rana, nuotando il nuovo record italiano di categoria (1’08″21). La condizione era in calo, visto che già qualcosa di grande era sto fatto. L’azzurrina, 14 anni e non sentirli, ha una testa da grande e nonostante il fisico le dica no, sul blocchetto è partita decisa, disputando prove che hanno il sapore della “raccomandata con ricevuta di ritorno”. Servirà lavorare sulle due vasche se si vorrà aspirare alla qualificazione a Tokyo. Pilato deve fare i conti con il bronzo iridato Martina Carraro (100 rana assoluti) e la finalista mondiale Arianna Castiglioni. I riscontri sull’1’06” sono ancora distanti dalle sue possibilità ma chissà…

 

 

Un Bel Paese che deve tener conto dell’argento e del bronzo di Giulia Salin negli 800 e 1500 sl, nonché del terzo posto di Erika Gaetani (classe 2004) nei 200 dorso. Scriccioli che in acqua danno battaglia e di qualità ne hanno molte.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

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Foto: Arena

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