Oltre Cinquecerchi
Pattinaggio artistico a rotelle, Nicola Genchi illustra il nuovo cammino degli obbligatori : “Una nuova gara per garantire la giusta visibilità”
È passato un mese e mezzo dalla chiusura dei Campionati Mondiali di pattinaggio artistico a rotelle, quest’anno andati in scena all’interno dei World Roller Games 2019 nella città spagnola di Barcellona dal 2 al 13 luglio. Una competizione che rimarrà per sempre impressa nella storia in quanto è stata la prima ad essere stata valutata con il rivoluzionario Rollart.
Proprio in occasione della rassegna iridata Nicola Genchi, responsabile delle giurie internazionali e ideatore del sistema, ha presentato alcune importanti novità in vista dei prossimi anni. Una di queste ha destato qualche perplessità, in particolare sui social: si tratta dell’abolizione della specialità “obbligatori” dai Campionati Mondiali a partire dal 2021. Per via di quella che si può chiamare una vera e propria fake news, molti appassionati hanno frainteso la notizia credendo ad una cancellazione totale della disciplina, fatto che non trova assoluto riscontro con la realtà. Abbiamo raggiunto telefonicamente Genchi per chiarire meglio la situazione.
Nicola, diciamolo subito: gli obbligatori non sono stati cancellati.
“Assolutamente no, non sono stati e non verranno cancellati. Il 2020 sarà l’ultimo anno in cui verranno inseriti all’interno dei Campionati Mondiali. Dal 2021 invece ci sarà ogni anno una International World Cup, Open, solo di obbligatori, riservata a tutte le categorie e a tutte le nazioni. Sarà una gara che darà molta più visibilità alla specialità, molto più focalizzata al contrario di quanto succede ai Mondiali in cui da programma spesso viene collocata all’inizio della rassegna. Da qui si potranno inoltre proporre nuove idee per la disciplina con nuovi esercizi e perché no, anche nuove modalità. Ad oggi da un punto di vista mediatico e organizzativo gli obbligatori vengono trascurati. Un altro aspetto da considerare è anche legato all’impiantistica. Tralasciando i Mondiali di quest’anno, dove alcune gare sono andate in scena nel raccolto Club Sant Jordi, spesso le competizioni sono ospitate in dei palazzetti enormi che rimangono vuoti nei giorni degli obbligatori, causando anche un problema economico perché ovviamente si spendono tantissimi soldi per mantenere attivo un palazzetto che rimane deserto. Una specialità come quella degli obbligatori deve essere collocata in delle piste più piccole, dove gli appassionati possono godere della gara assistendo senza difficoltà e con una buona visuale a tutti gli esercizi; un esempio perfetto in questo senso è l’impianto di Friburgo dove ogni anno viene ospitata l’International German Cup“.
Durante il Mondiale di Barcellona hai inoltre presentato una nuova e interessante competizione per il 2020…
“Esattamente, si tratta della World International Cup: a partire dal 2020 partirà un nuovo circuito con tre tappe da maggio a giugno, due semifinali e una Finale riservate a tutte le specialità principali. Le tappe di qualificazione nella prossima stagione si svolgeranno in Portogallo e in Italia; la Finale, in cui parteciperanno i migliori dieci atleti delle prime due gare, sarà proprio a Friburgo al posto della Coppa di Germania, in cui per l’occasione si sfideranno anche i gruppi Precision e Show. A partire dal 2021 poi la competizione sarà direttamente collegata al Campionato Mondiale: i dieci finalisti della Coppa saranno infatti gli ultimi in termini di ordine di discesa in pista dello short program nella rassegna iridata”.
A proposito di Barcellona, qual è il tuo bilancio rispetto al primo Mondiale con il Rollart?
”Da quello che ho visto, dai commenti più disparati e dalle critiche, posso dire che il Campionato è andato bene. A conclusione della stagione sono emerse alcune problematiche, per questo molte cose verranno cambiate a partire dal regolamento di danza passando per qualche specifica nel libero, nelle coppie d’artistico e nel precision. Le modifiche verranno pubblicate se tutto va bene nella prima metà di settembre. Gara dopo gara abbiamo inoltre analizzato i punteggi di tutti i giudici e, cosa molto importante, nessuno ha violato il codice etico; Io e la mia commissione abbiamo ascoltato tutte le chiamate del pannello tecnico, non siamo mai intervenuti se non per chiarire alcune cose senza mai chiedere di modificare il tipo di chiamata perché crediamo sia giusto che i giovani specialist si assumano le proprie responsabilità. Abbiamo infine curato tanto anche l’estetica dell’intero Campionato, a partire dall’ottima qualità dello streaming inserendo, come accade nel ghiaccio, in alto a sinistra dello schermo le varie chiamate del pannello in modo da rendere più avvincente la gara“.
Sappiamo infine che gli obbligatori saranno giudicati con il vecchio sistema, cosa ci puoi dire invece dei gruppi show?
“Per ciò che concerne i gruppi stiamo lavorando per portarli nel Rollart: al seminario del 2020 di Lisbona presenteremo i nuovi regolamenti che saranno poi attuati o nel 2021 o nel 2022. Per primi entreranno nel sistema i quartetti, poi anche i piccoli e grandi gruppi”.
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Foto: Raniero Corbelletti