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Tuffi, Europei 2019: Chiara Pellacani-Noemi Batki, l’oro non ha età! CAMPIONESSE D’EUROPA dalla piattaforma sincro 10 metri!

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È storia. Un titolo bellissimo e mai vinto prima, in una specialità olimpica. Noemi Batki e Chiara Pellacani conquistano la medaglia d’oro dalla piattaforma dieci metri synchro donne, 74esimo podio per l’Italia agli Europei, in assoluto. È il primo ‘alloro’ a Kiev 2019 dopo un inizio complicato ed è anche il primo titolo italiano nella specialità (tra uomini e donne), al termine di una gara con sei squadre presenti (un po’ un classico, soprattutto a livello europeo) e una conduzione perfetta delle azzurre, che non hanno sbagliato niente (se non forse sul primo obbligatorio, a cercare proprio il ‘pelo nell’uovo’) e sono state brave ad approfittare anche di un pesante e decisivo errore russo sul primo tuffo libero, a opera di Timoshinina. Spettacolari nel reggere poi la pressione alla fine, sul salto con avvitamento, quando bastavano comunque 59 punti per vincere il titolo. Complimenti. Noemi Batki torna a conquistare un oro continentale otto anni dopo il primo (nel singolo dalla piattaforma, a Torino 2011), per la 16enne Pellacani è il secondo dopo quello nel synchro da tre metri, un anno fa a Edimburgo, con Elena Bertocchi. Il primo da dieci metri!

PRESENTAZIONE

Gara inserita nel programma degli Europei da ormai 22 anni (Siviglia 1997) e ancora priva di un successo italiano al femminile o anche al maschile. E’ anche prova olimpica. Le uniche due medaglie sono arrivate dalla coppia Marocchi-Spaziani a Madrid 2004 (bronzo) e da Batki-Cagnotto quattro anni più tardi ad Eindhoven (sempre terzo gradino del podio). Russia, Germania e ultimamente Gran Bretagna vantano una notevole tradizione dai 10 metri, ma a Kiev la coppia inglese è nuova e giovanissima (Banks-Martin), mentre le russe Beliaeva-Timoshinina sembrano essere le favorite per il titolo. La Germania schiera una trampolinista come Tina Punzel dai dieci metri: una campionessa, ma pur sempre trampolinista. L’altra specialista è invece Wassen. Con Russia e Gran Bretagna in linea teorica favorite per oro e argento (sarà in realtà tutto da vedere), Pellacani-Batki possono giocarsi davvero chance da podio proprio con le tedesche e anche qualcosa di più, perché no. Settime ai Mondiali di Gwangju, da quando (2017) Noemi si è trasferita a Roma, il duo si allena quotidianamente su programma e sincronia. Quindi non può che crescere gara dopo gara. La prova si compone di cinque tuffi, di cui i primi due a coefficiente fisso (2.0); previste tutte le rotazioni, avanti, indietro, rovesciato, ritornato, con avvitamento, ovviamente senza la verticale perché in synchro sarebbe piuttosto complessa da realizzare…

PRIMA SERIE

Si parte con la prima serie, a coefficiente fisso. Ordinario rovesciato carpiato per la coppia russa, favorita. Buon inizio, ottima la partenza, carpiatura perfetta, buon ingresso in acqua: 46.20. Timoshinina-Beliaeva sono state quinte nella recente rassegna iridata coreana, con un tuffo sbagliato e quindi chance da podio sfumate di poco. Germania, con l’ordinario indietro carpiato. Wessel e Punzel non iniziano benissimo, entrambe ‘scarse’ nell’ingresso in acqua. Tedesche subito a rincorrere, 44.40. Gran Bretagna, confronto diretto contro la Germania. Discreta. Italia: buona l’entrata nell’ordinario indietro carpiato, ma solo quella. Ci si aspettava di più: 43.80. Russia davanti a tutte, azzurre quarte.

SECONDA SERIE

Ancora serie con tuffo a coefficiente fisso, la seconda e ultima. Di nuovo bella prova delle russe, 48 punti sull’ordinario indietro. Saldamente al comando. Punzel-Wassen, ordinario rovesciato carpiato: 43.20, sono già 6.60 i punti di distacco dalla Russia dopo gli ‘obbligatori’. Bel tuffo della coppia britannica, con un buon sincronismo: 45.60, la Gran Bretagna va davanti alla Germania con 90.60 totali. Ordinario rovesciato carpiato per Batki-Pellacani: buon tuffo, ma manca sempre la super entrata e c’è anche un po’ di spazio tra i due corpi. Pellacani non perfetta nell’ingresso, ha ancora un piccolo problema al braccio. Italia comunque a 45.60 di parziale, totale 89.40. Azzurre dietro Russia e Gran Bretagna, ma davanti alla Germania. Dopo il secondo giro, come previsto, sono Russia, Gran Bretagna, Italia e Germania le coppie in lotta per la medaglia.

TERZA SERIE

Partono i tuffi liberi: scivola la Timoshinina con il piede destro nel triplo e mezzo avanti carpiato, grande errore, clamoroso! Parziale di 44.10, totale 138.30. La Russia si chiama fuori dalla lotta per l’oro, aprendo scenari impensabili alla vigilia della gara. Germania, triplo e mezzo ritornato raggruppato, 3.2 di coefficiente: sbaglia la coppia tedesca, quanto meno nel synchro. C’è tanto spazio tra le atlete, 57.60. L’Italia ha la chance di andare al comando o almeno al secondo posto. Banks e Martin, triplo e mezzo avanti carpiato: non sono perfette nemmeno le britanniche, sembra il ‘giro della morte’: 59.40 il parziale, totale 150.00. Prime, ma senza un punteggio clamoroso. Romania: tuffo semplice, eseguito relativamente bene. Gran Bretagna, Germania, Russia finora. Ma tocca all’Italia, Batki-Pellacani con il triplo e mezzo avanti carpiato: bene, non benissimo ancora una volta manca la super entrata di Chiara. Parziale 67.50, Italia prima dopo la serie libera n.1: totale 156.90! Chance da medaglia clamorosa, persino d’oro per le azzurre. Quasi sette i punti di vantaggio sulla Gran Bretagna, undici sulla Germania.

QUARTA SERIE

La Russia si riscatta, 70 punti con il triplo e mezzo ritornato. Potrebbe essere tardi, o forse no. La Germania sbaglia pesantemente con Wassen nel triplo e mezzo avanti carpiato, entrata abbondante, male il synchro. Tedesche a quota 201.90, ri-scavalcate dalla Russia. Gara folle. Tocca alla Gran Bretagna, Banks-Martin (argento ai Mondiali giovanili 2018), con il triplo e mezzo ritornato raggruppato: buon tuffo, bene in sincro, pur non essendo rapido e veloce. Mal pagato: 67.20, totale 217.20, vanno in testa le giovane britanniche, ma senza incantare. L’Italia per mantenersi al comando: triplo e mezzo ritornato raggruppato, 60 punti per andare davanti, si salvano, anche se il sincro non è eccezionale. Parziale di 68.16, sempre prime con 7.86 punti sulla Gran Bretagna, totale 225.06! Un tuffo… al miracolo, sarebbe il primo oro storico in questa disciplina a livello europeo per l’Italia! Titolo mai arrivato nemmeno a livello maschile (solo un bronzo, con Benedetti-Dell’Uomo, a Budapest 2006). Italia con quasi otto punti di vantaggio sulla Russia. Oggi o mai più, verrebbe da dire.

QUINTA SERIE

Ultimi tuffi: la Russia con il doppio e mezzo carpiato con un avvitamento e mezzo. Bene, si sono riprese alla grande Timoshinina-Beliaeva: parziale di 69.12, chiudono con 277.50 punti. L’errore di Timoshinina nel triplo e mezzo avanti carpiato potrebbe però costare l’oro e anche l’argento. Stesso tuffo per le tedesche Punzel-Wassen: meglio Punzel di Wassen ancor una volta. Parziale di 70.08, Germania dietro la Russia che va sicuramente a podio. Avvitamento indietro per le britanniche: buona chiusura, senza un super ingresso in acqua. Basta per la medaglia, 67.20, davanti alla Russia con 284.40. Per l’Italia poco meno di 60 punti per vincere, 59.35 per l’esattezza, si può fare! Doppio e mezzo indietro carpiato per Batki e Pellacani, ottimo: 65.28 clamorosa medaglia d’oro per le azzurre nel synchro piattaforma donne, a quota 290.34. Argento Gran Bretagna, bronzo Russia. Quarta la Germania. Prima medaglia italiana a Kiev 2019, subito d’oro, rotto il ghiaccio in questa specialità che mai fino a oggi aveva visto trionfare una coppia azzurra, nemmeno al maschile!

Ricapitolando: Italia prima e d’oro con 290.34, Gran Bretagna seconda a quota 284.40, Russia terza con 277.50. Poi Germania, Romania, Norvegia. 

 

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Foto: LaPresse

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