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Tuffi, Europei 2019: Chiara Pellacani mostra il suo potenziale. Che beffa per Tocci-Marsaglia. Bertocchi, forfait definitivo: niente synchro domani con Pellacani

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E’ un Europeo che sembra andare po’ al contrario per l’Italia quello di Kiev 2019, anche se le medaglie non sono mancate e restano prestigiose (un oro e un bronzo). Però a volte anche un pizzico di sfortuna ci mette lo zampino. Quando la gara è di basso livello, gli azzurri si perdono. Quando si tuffano al massimo delle loro potenzialità, come ieri e oggi, ecco che gli avversari tirano fuori prestazioni clamorose e i podi vengono solo sfiorati. E’ accaduto di nuovo allo Sport Center Liko per l’edizione continentale 2019 della rassegna tuffistica, con la Russia capace di guadagnare altri due ori, di cui uno grazie a una protagonista decisamente inattesa.

Partiamo dalla fine, perché le sorprese e soprattutto le emozioni non sono mancate nella prova dal trampolino 1 metro donne (gara non olimpica e che dal 2009 al 2017 ha visto trionfare otto volte Tania Cagnotto, una Elena Bertocchi). Proprio la milanese è stata la protagonista indiretta del pomeriggio, pur… assente (ne parliamo a parte). Sì perché il suo forfait, dopo l’ottavo posto in eliminatoria, ha spalancato le porte dell’ultimo atto alla 18enne russa Vitaliia Koroleva, brava a sfruttare l’occasione e prendersi addirittura l’oro! Nonostante un copione teoricamente già scritto e cioè la sfida ad altissimo livello tra Olena Fedorova (Ucraina, argento) e Kristina Ilinykh (Russia, bronzo), brave a darsi battaglia a colpi di eleganza o super entrate in acqua e centesimi di punto per quattro serie, scavalcandosi più volte in testa alla classifica per poi vedersi separare alla fine da 4 decimi (ma per le medaglie meno prestigiose), dopo gli errori sull’ultima rotazione. Koroleva chiude a quota 266.70 grazie a due picchi decisivi da 109 punti complessivi sugli ultimi due salti, l’uno e mezzo rovesciato e l’uno e mezzo avanti con due avvitamenti. La campionessa che proprio non ti aspetti e succede alla fine alla connazionale Poljakova, oggi assente come l’intero podio di Edimburgo, ovvero Poljakova-Bazina-Bertocchi. 

Complimenti a Chiara Pellacani: con una media di oltre 50 punti a serie, senza sbagliare mai, la 16enne romana termina la sua finale da un metro (gara non preparata a differenza delle altre) quinta con 256.90 punti, sporcando solo un po’ il tuffo con avvitamento, da 6.5. Non sarebbe bastato comunque nemmeno prendere 7 su quel salto. Impossibile chiederle di più, anche se il terzo gradino del podio dista solamente poco più di sei punti. “Ho fatto la gara migliore dell’anno dal metro – le sue parole -. Peccato, il podio era possibile”. Resta da capire quale sarà in futuro la dimensione della romana, brava sia dalla piattaforma che dal trampolino. Prima o poi sarà necessario fare delle scelte per evitare più che altro di stancarsi troppo.

Dispiace tanto, invece, per Tocci-Marsaglia, quinti nella finale dal trampolino synchro tre metri con 371.97 punti. Di mezzo ci si è messo ancora una volta il “solito” triplo e mezzo rovesciato raggruppato (da 54.60, media ‘tecnica’ del 4.5 per il duo), che ha fatto sfumare una medaglia altrimenti alla portata di Giovanni e Lorenzo, comunque autori di una grande gara e coppia nuova, al potenziale intrigante, formatasi solo quest’anno. Il programma c’è, l’intesa si sta creando, ora si tratta solo di non sbagliare nemmeno un tuffo al cospetto di una concorrenza tremenda, anche a livello continentale. Oro ai favoriti russi Shleikher-Kuznetsov (Russia, 435.69), argento Germania (398.64, 33esima medaglia europea per Hausding), bronzo Gran Bretagna all’ultimo respiro.

BERTOCCHI OUT DOMANI

​​​​​Elena Bertocchi non ha preso il via nella finale dal trampolino un metro donne. La 25enne meneghina – tesserata per per Esercito e Canottieri Milano, seguita dal tecnico federale Dario Scola, oro europeo a Kiev 2017, argento a Londra 2016 e bronzo a Edimburgo 2018 – ha rinunciato a causa del riacutizzarsi di un dolore alla schiena che la sta condizionando da aprile e che l’ha costretta a dare forfait agli Assoluti estivi nel mese di maggio e al Grand Prix di Bolzano a giugno. A nulla sono servite le cure del medico federale Gianluca Camilleri e dei fisioterapisti Valentina Tisci e Ciro Orabona. La presenza di Bertocchi er in dubbio anche per la finale dal trampolino 3 metri sincro, in programma domenica, nella quale in coppia con Chiara Pellacani dovrà difendere l’oro europeo di Edimburgo 2018. Alla fine è arrivato il “no” definitivo. “Chiara Pellacani ed Elena Bertocchioro europeo a Glasgow 2018 – non saranno in gara nella finale del trampolino sincro 3 metri per il persistere del problema alla schiena avuto dalla 25enne milanese dopo le eliminatorie dal metro, impedendone di partecipare alla finale. La decisione è stata presa dal direttore tecnico Oscar Bertone, dopo aver consultato Bertocchi, il suo allenatore Dario Scola e il medico federale Gianluca Camilleri”, si legge in una nota FIN.

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Foto: LaPresse

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