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US Open 2019, Jannik Sinner: “Mi è mancata l’esperienza, potevo fare qualcosa in più. Mentalmente sono migliorato molto”
Bilancio sicuramente positivo nonostante la sconfitta per l’esordio di Jannik Sinner agli US Open 2019. Il giovane giocatore altoatesino si è trovato di fronte un avversario di assoluto valore come lo svizzero Stan Wawrinka, ma non si è lasciato intimidire e ha disputato una prestazione eccellente cedendo soltanto con il punteggio di 6-3 7-6 4-6 6-3. La partita del 18enne italiano testimonia una grande solidità dal punto di vista mentale e dimostra ancora una volta l’enorme potenziale del giovane azzurro, la cui esperienza in un torneo così prestigioso non rimarrà sicuramente isolata.
Parziale soddisfazione e grande consapevolezza dei propri mezzi nelle dichiarazione dell’altoatesino al termine dell’incontro, a dimostrazione di una mentalità già proiettata ai prossimi appuntamenti e al continuo miglioramento: “La situazione, il campo e l’avversario, certo che mi hanno emozionato, ma poi devi giocare la palla in campo, e non badare al resto. Non è stata tanto questione di livello, ma di tensione, sono entrato in campo un po’ teso all’inizio, il che è normale, ma anche lui affrontava un giocatore che non conosceva. Ha giocato bene nei momenti importanti, però avrei dovuto fare io qualcosa in più, specialmente col dritto. Penso che avrei potuto farcela in tutti i set, nel quarto era un po’ in difficoltà, sul 2-2, sul 3-3. Mi è mancata esperienza. Fisicamente mi sono sentito bene, anche se era la prima volta che giocavo 4 set. La gestione cambia, 2 su 3 se perdi il primo la cosa è diversa, speriamo che la prossima volta vada meglio. La schiena è a posto, va tutto bene. Effettivamente 4 palle break trasformate su 14 non è una buona percentuale, lui ha servito molto bene. Mi andava spesso sul dritto, avrei dovuto saperlo, ma è l’esperienza. L’estate in America è servita a migliorare il gioco sul cemento, per noi giovani è facile giocare in Italia, con il pubblico tutto con te. Credo di essere migliorato mentalmente, di torneo in torneo, all’inizio facevo molta fatica” (ubitennis.com).
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: Gabriele Menis / LivePhotoSport