Seguici su

Senza categoria

US Open 2019: Rafael Nadal cerca il poker a Flushing Meadows per arrivare a un passo dagli Slam vinti da Roger Federer

Pubblicato

il

Quello che inizia lunedì sarà il quindicesimo US Open per Rafael Nadal che ha già vinto per tre volte a Flushing Meadows nel 2010, 2013 e 2017.

Per lui si tratterà quindi della caccia al poker sul cemento newyorchese, ma la marcia di avvicinamento a questo appuntamento da parte del 33enne fuoriclasse maiorchino è stata improntata all’estremo risparmio di energie: dopo la semifinale persa a Wimbledon contro Roger Federer ha disputato un solo torneo, peraltro vincendolo, quello di Montreal, saltando il successivo Masters 1000 di Cincinnati. Per Nadal è stato il quinto trionfo in carriera all’Open del Canada ma nei quarti di finale contro Fabio Fognini ha rischiato grosso: è stato dominato nel primo set e poi ha completamente ribaltato l’inerzia del match, oltre che per la sua forza, anche per le condizioni non certo perfette del piede del ligure.

Dal 2003 Rafa ha saltato due volte gli US Open, nel 2012 a causa di un infortunio al ginocchio e nel 2014 per un altro infortunio, quella volta al polso. Oltre alle tre vittorie citate in precedenza, il numero 2 del mondo ha raggiunto la finale nel 2011, battuto da Novak Djokovic, sul quale invece è riuscito a prevalere nel 2010 e nel 2013 (nel 2017 all’atto conclusivo superò facilmente il sudafricano Kevin Anderson), poi vanta tre semifinali (fermato nel 2008 da Andy Murray e nel 2009 e nel 2018 da Juan Martin del Potro), un quarto di finale, due ottavi, due terzi turni (tra cui quello perso da Fognini nel 2015 quando era avanti due set a zero e quando erano quattro anni che non perdeva a New York) e due secondi turni.

Il bilancio totale delle partite giocate a Flushing Meadows da Nadal parla di 58 vittorie e 11 sconfitte. Una statistica curiosa, per uno con la sua resistenza fisica, è quella dei match al quinto set a New York: due vinti e due persi. Nemmeno con Djokovic fuori al primo turno e lui vittorioso lo spagnolo tornerebbe al numero 1 del mondo ma un suo eventuale poker agli US Open gli consentirebbe di staccare ulteriormente il serbo nella classifica degli Slam vinti, 19 contro 16, e arrivare a un passo dai 20 del suo amico Federer, che a New York non ha mai incontrato e che nemmeno quest’anno è dalla sua stessa parte del tabellone. L’impresa non è semplicissima ma Rafa ci può provare.

 

[embedit snippet=”adsense-articolo”]

 

Clicca qui per mettere “Mi piace” alla nostra pagina Facebook
Clicca qui per iscriverti al nostro gruppo
Clicca qui per seguirci su Twitter

Foto: Janet McIntyre / Shutterstock

Pubblicità

Dalla Home

Pubblicità

Facebook

Pubblicità