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Volley femminile: Elena Pietrini in accordo con la Federazione lascia il ritiro della Nazionale

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Un fulmine a ciel sereno ha sconvolto oggi il ritiro della Nazionale italiana di volley femminile, praticamente alla vigilia della partenza per gli Europei 2019 che si svolgeranno, almeno per la prima fase per le azzurre, a Lodz, in Polonia (prima partita in programma il 23 agosto).

Come comunicato dalla Federvolley, la schiacciatrice Elena Pietrini, classe 2000, ha deciso di lasciare il raduno della squadra. “La schiacciatrice azzurra, nel corso di un colloquio con il commissario tecnico Davide Mazzanti e il general manager Libenzio Conti, ha manifestato l’intenzione di non proseguire per questa stagione l’attività della nazionale, a causa di stanchezza fisica e mentale. La Federazione, dopo il colloquio con Elena, ha preso atto e condiviso con grande dispiacere la sua decisione”.

A quanto risulta d OA Sport, non si è arrivati allo scontro tra Pietrini e lo staff tecnico, bensì si è trattato di una decisione maturata di comune accordo. L’avventura in azzurro della classe 2000 è dunque rinviata alla prossima stagione che culminerà con le Olimpiadi di Tokyo 2020.

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gianluca.bruno@oasport.it

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Foto: Ettore Griffoni LPS

1 Commento

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  1. Nany74

    18 Agosto 2019 at 12:16

    Prima di scrivere questo commento mi sono cuccato tutto il pippone nato su di un altro blog molto famoso (che non cito per rispetto del presente portale, a cui sono affezionato). Non c’è stato NESSUNO che abbia accennato ad una spiegazione tanto semplice quanto banale: non è che siamo di fronte ad una 19 enne che vuole godersi un po’ i suoi anni e per cui la pallavolo è tanto, ma non è tutto? Suona come una provocazione, lo so. Per chiarire il mio pensiero, prima di sentirmi insultare, posso dire che se ai tempi della mia scarsa attività avessi avuto la possibilità di indossare la maglia della nazionale, piuttosto di rinunciarvi sarei crepato in campo! Non mi sento però di giudicare una scelta come quella fatta da Elena o di etichettarla come “senza palle”, “non professionale” ecc. A 19 anni seguivo la pallavolo ed un po’ invidiavo i vari fenomeni che vincevano e lottavano, ma nel frattempo ero con gli amici a godermi la mia gioventù e questa cosa non è di poco conto, soprattutto per atleti che, di fatto, hanno rinunciato a quasi tutto quello che la maggior parte di noi ha goduto negli anni giovanili. Nessuno li ha costretti, ma non significa che sia giusto così. Se poi questo è indice di qualche altro problema all’interno dello spogliatoio, forse ne sapremo di più al raduno di Scandicci: se Elena ci sarà significa che il problema non era solamente fisico… Un’ultima affermazione polemica (non sono riuscito a resistere…) verso i nostri dirigenti di federazione: esatto, voi “care” cariatidi che pensate solo a mangiare al ristorante dovreste riflettere! I giocatori sono ANNI che lamentano ritmi troppo pressanti per uno sport che, non scordiamolo, è DILETTANTISTICO!! A questo punto, visto che i mangioni di cui sopra non fanno niente (a parte parlare e fare proclami al vento…), forse è ora che i giocatori stessi si auto tutelino ed il gesto di Pietrini DEVE essere un inizio: volete spremere tutti come limoni e non avete le palle di mandare “affanculo” l’FIVB? Ok, io rinuncio a tutto quello che non mi porta soldi in tasca e mi godo la mia giovane vita…saluti e baci! Possiamo discutere sulla moralità sportiva di questa cosa quanto volete, ma resta il fatto che, se uno non si arrangia, qua gli vanno in c..o a ripetizione e poi sei pure marchiato da “traditore” se ad un certo punto ti rompi le palle e chiedi di goderti un po’ di estate come fa tutto il mondo…la maggior parte sono ragazzine, non dimentichiamolo…

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