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Volley femminile, Europei 2019: analisi dei reparti dell’Italia. Incognita ricezione in banda, ballottaggio Danesi-Folie al centro

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E’ un’Italia da corsa, quella che sta per affrontare il Campionato Europeo 2019. L’assenza di Pietrini, che si è fermata dopo un’estate di fatiche fisiche e mentali, toglie qualcosa al clan azzurro che ha comunque tante frecce al proprio arco che proviamo ad analizzare, reparto per reparto.

ALZATRICI. Ofelia Malinov ha il timone fra le mani e a lei si affiderà come sempre Davide Mazzanti per guidare la formazione azzurra nei momenti decisivi dell’Europeo. Alessia Orro potrebbe, soprattutto nella prima fase, permettere a Malinov di prendere fiato senza che la squadra azzurra risenta particolarmente del cambio in regia.

LIBERI: Monica De Gennaro sarà chiamata all’ennesimo show tra difesa e ricezione. Il libero azzurro ha sempre risposto presente quest’anno, tranne che nella Final Six di Nations League dove tutta la squadra italiana ha reso nettamente al di sotto delle sue potenzialità ma poi si è capito il motivo a Catania. In una Nazionale dove la ricezione non è certo il punto di forza molto importante sarà anche il ruolo di Beatrice Parrocchiale che sarà sicuramente chiamata in causa nei momenti difficili per cercare magari di interrompere una serie avversaria al servizio o per raccogliere quella difesa decisiva per la fase punto.

SCHIACCIATRICI: Tanta potenza, un po’ meno tecnica e fondamentali di seconda linea. Non che la ricezione o la difesa siano i punti di forza di Pietrini che ha rinunciato alla convocazione ma con il possibile spostamento di Sorokaite come terza banda e il possibile utilizzo di un’altra atleta dalle spiccate caratteristiche offensive come Enweonwu, ultima arrivata in casa italiana, potrebbero essere proprio le percentuali nei fondamentali di seconda linea a risentirne. Lucia Bosetti sarà chiamata ad un super lavoro in questo senso e Myriam Sylla dovrà essere quella pimpante della sfida contro l’Olanda e prima con il Belgio per assicurare alle azzurre un po’ di tranquillità e soprattutto i rifornimenti giusti a Malinov. In attacco l’Italia ha potenza e tecnica e difficilmente quello sarà un problema.

OPPOSTE: Paola Egonu, basta un nome e un cognome per mettere a posto tutti. Forte, fortissima, a tratti devastante, la pantera azzurra vuole conquistare il primo titolo internazionale con la Nazionale ed è pronta alla sfida a distanza con Boskovic. Sarà Sorokaite a concederle un po’ di riposo, alla bisogna, soprattutto nella prima parte del torneo.

CENTRALI: In teoria siamo di fronte a quattro titolari. Se si guarda all’ultimo periodo Chirichella e Folie sembrano avere qualcosa in più rispetto a Fahr e Danesi e la volata per il posto da titolare potrebbe essere proprio tra Danesi, il cui feeling con Malinov è andato calando dopo una prima parte di Nations League molto positiva, e Folie, il cui rientro è stato dirompente a Catania. Mazzanti, però, è un mago nel far rientrare tutti in gioco e potrebbe sfruttare proprio la prima fase del torneo, con avversarie spesso abbordabili, per ridare la giusta fiducia a Danesi e magari provare anche Fahr che non aveva affatto demeritato nella prima fase di Nations League. Tutte in corsa, dunque.

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Foto Fivb

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