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Volley femminile, Europei 2019: inizia la grande avventura dell’Italia. Le azzurre lanciano il guanto di sfida alla Serbia

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L’Italia si presenterà agli Europei 2019 di volley femminile come una delle grandi favorite per la conquista del titolo, la nostra Nazionale ha tutte le carte in regola per puntare al terzo successo della propria storia dopo quelli del 2007 e del 2009. Sono passati dieci anni dall’ultimo sigillo e le azzurre vogliono rompere il digiuno, il nuovo ciclo di Mazzanti insegue l’apoteosi nella rassegna continentale che scatterà il prossimo futuro 23 agosto. Dopo aver conquistato la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 grazie alla schiacciante vittoria sull’Olanda a Catania, le vicecampionesse del mondo cercheranno di farsi strada in un torneo la cui formula è stata rivoluzionata: 24 squadre partecipanti, sei gironi da quattro formazioni ciascuno, le prime quattro si qualificano agli ottavi di finale dove incomincia la fase a eliminazione diretta.

L’Italia è stata inserita in un gruppo assolutamente abbordabile: Portogallo, Slovenia e Ucraina non dovrebbero riservare particolari problemi, il Belgio è stato battuto nettamente al preolimpico di poche settimane fa mentre la Polonia potrebbe essere un avversario insidioso per il primo posto nel raggruppamento che andrà agguantato a tutti i costi per avere un cammino sulla carta agevole verso le semifinali. Le ragazze del CT Davide Mazzanti giocheranno questi Europei senza particolari pressioni e a cuore leggero dopo aver staccato il pass a cinque cerchi, con questa mentalità si potrà indubbiamente puntare in alto e battagliare alla pari con tutte le principali avversarie per il trionfo conclusivo: la Serbia detentrice del titolo e Campionessa del Mondo, la sempre solida Russia, la delusa Olanda che vorrà riscattare la disfatta in terra siciliana, la Turchia che potrà sfruttare il fattore casalingo.

L’ingresso tra le prime quattro è davvero il minimo sindacale per la nostra Nazionale che lancia apertamente il guanto di sfida alla Serbia per vendicarsi del ko subito nell’atto conclusivo dell’ultima rassegna iridata. L’Italia vista contro le oranje poche settimane fa può fare saltare il banco: un gioco spumeggiante, incisivo, continuo, solido, mix perfetto tra attacchi violenti e un’elevata capacità difensiva. Bisognerà cercare di ripetere l’impresa del preolimpico per volare davvero in alto, spinti da quello zoccolo duro che sta facendo girare la squadra ai massimi livelli: le bordate di Paola Egonu, la regia di Ofelia Malinov, i miracoli di Monica De Gennaro, l’esperienza di Lucia Bosetti, la verve di Miriam Sylla, il carisma della capitana Cristina Chirichella e la carta Raphaela Folie risultata fondametale al preolimpico. Non ci sarà invece Elena Pietrini che ha lasciato il raduno pochi giorni fa in accordo con lo staff tecnico.

L’Italia incomincerà la propria avventura da Lodz in maniera soft, cercherà di non sbagliare lo scontro diretto con la temibile Polonia padrona di casa con Smarzek e Wolosz per avere ottavi e quarti di finale sulla carta agevoli prima del momento clou ad Ankara dove bisognerà tirare fuori gli artigli dei giorni migliori per provare a conquistare il trofeo dopo aver già raggiunto la qualificazione olimpica.

 

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Foto: FIVB

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