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Volley femminile, Preolimpici 2019: weekend di fuoco, in palio 6 pass. Serbia, USA, Brasile lanciati. Italia-Olanda e Cina-Turchia da brividi

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Nel weekend del 2-4 agosto si disputeranno i tornei internazionali di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per quanto riguarda il volley femminile. Sono previsti sei quadrangolari in giro per tutto il mondo, le vincitrici dei sei gironi staccheranno il pass per i Giochi mentre le altre formazioni saranno rinviate ai tornei continentali che andranno in scena a gennaio 2020 e dove verranno messi in palio gli ultimi cinque posti (il Giappone è qualificato di diritto in quanto Paese organizzatore). Diamo uno sguardo dettagliato a quello che ci aspetta nel fine settimana.

POOL A (a Wroclaw, Polonia) – La Serbia è la grande favorita della vigilia, le Campionesse del Mondo e d’Europa non dovrebbero avere alcun problema visto l’elevato tasso tecnico di cui possono beneficiare. Una corazzata di lusso guidata da Tijana Boskovicc partirà chiaramente favorita in un girone sulla carta estremamente agevole anche se le slave, alla prima vera uscita stagionale in formazione completa visto che in Nations League hanno giocato le riserve, non potranno sottovalutare la Polonia che avrà il vantaggio di giocare in casa e che si farà trascinare dall’opposto Smarzek e dalla regista Wolosz, due giocatrici di lusso che hanno trascinato le biancorosse alla Final Six della Nations League. La Thailandia è il terzo incomodo, una squadra solida in difesa ma che non sembra in grado di impensierire le altre due compagini, il Porto Rico sarà la squadra materasso.

POOL B (a Ningbo, Cina) – La Cina si presenta con i favori del pronostico, le Campionesse Olimpiche sono rimaste a riposo durante la Final Six della Nations League e si presentano in ottima condizione di forma a questo appuntamento. Le asiatiche, forti del sostegno del proprio pubblico, si faranno guidare dal talento puro di Zhu Ting ma le ragazze di Lang Ping dovranno prendere con le pinze la Turchia di Giovanni Guidetti. La compagine europea parte un gradino sotto rispetto alle padrone di casa ma le anatoliche, guidate dalla qualità di Karakurt, possono piazzare il colpo gobbo che farebbe saltare qualsiasi discorso anche in ottica tornei continentali. La Germania sarà il terzo incomodo ma Lippmann e compagne non sembrano in grado di battagliare alla pari, Repubblica Ceca timida comparsa.

POOL C (a Shereveport-Bossier City, USA) – Uno dei gironi meno in discussione, passeggiata di salute per i lanciatissimi USA che davvero non possono temere nessuno: Argentina, Bulgaria e Kazakhstan sono poca cosa per la corazzata a stelle e strisce che non avrà bisogno nemmeno di tutti i suoi effettivi per chiudere la pratica.

POOL D (a Uberlandia, Brasile) – Sulla carta sembra tutto estremamente facile per il Brasile reduce dalla Final Six della Nations League, le verdeoro potranno anche contare sul supporto del proprio pubblico ma soprattutto dall’altra parte della rete non avranno rivali in grado di impensierirle. L’altalenante Repubblica Dominicana, l’Azerbaijan dipendente da Rahimova e il modestissimo Camerun sono almeno due gradini sotto.

POOL E (a Kaliningrad, Russia) – La Russia è chiamata a chiudere la pratica con grande disinvoltura: il Messico di Samantha Bricio, la Corea del Sud priva delle palleggiatrici titolari e con la solita Kim a tenere botta in attacco, il Canada ancora lontano dai vertici internazionali non possono incutere timore a una storica potenza anche se in leggera flessione.

POOL F (a Catania, Italia) – Il girone con Italia, Olanda, Belgio e Kenya. Clicca qui per la presentazione dettagliata.

 

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Foto: FIVB

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