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Volley femminile, Preolimpico 2019: Italia, la battaglia per la gloria. Olanda, la bestia nera da stracciare per prendersi Tokyo

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Dalla battaglia di Ankara alla trincea di Catania, è il fascino del torneo di qualificazione alle Olimpiadi. Tre anni fa le azzurre si inventarono una magia sconfiggendo la Turchia a casa loro in un tie-break al cardiopalma ipotecando il pass per Rio 2016, questa sera (ore 21.15) la nostra Nazionale affronterà l’Olanda di fronte a un pubblico tinto di tricolore per staccare il biglietto per Tokyo 2020. In quel freddo gennaio il sestetto di Bonitta era tutt’altro che performante, un’infinita Del Core insieme alla migliore Diouf e a una giovanissima Egonu alla prima uscita internazionale riuscirono a spuntarla quasi contro pronostico e a guadagnarsi l’avventura in Brasile (il preolimpico mondiale fu una mera formalità). Ora la formazione guidata da Davide Mazzanti è di ben altra caratura, nel mentre ha disputato una Finale ai Mondiali e un atto conclusivo del Grand Prix, ha scalato le gerarchie del volley internazionale e ora è pronta per fronteggiare le tulipane, la bestia nera per eccellente che ha rifilato tre sonori schiaffi alle azzurre tra Olimpiadi 2016, Europei 2015 e 2017.

L’Italia non vuole rivivere i fantasmi del recente passato e scenderà in campo a testa altissima, convinta dei propri mezzi, desiderosa di fare saltare il campo con l’obiettivo di conquistare la sesta qualificazione consecutiva ai Giochi per andare a caccia della prima medaglia a cinque cerchi visto che nei precedenti tentativi ci si è spinti massimo fino ai quarti di finale. Le vicecampionesse del mondo hanno il dente avvelenato come ha dichiarato Miriam Sylla, vogliono a tutti i costi prendersi Tokyo, afferrare l’agognato biglietto, chiudere i conti senza doversi giocare il tutto per tutto nel difficile torneo europeo di gennaio 2020: un solo posto a disposizione, probabilmente ci sarà la Turchia (se oggi non batterà la Cina) ma poi attenzione anche alla Germania, alla perdente di Serbia-Polonia (slave nettamente favorite), la Bulgaria che ieri ha trascinato gli USA al tie-break, il Belgio.

Paola Egonu, da Ankara a Catania: a suon di bordate per trascinare la Nazionale. Miriam Sylla, nella sua Sicilia, deve ritrovare i colpi dei giorni migliori. Lucia Bosetti con tutta la sua esperienza e solidità. Il carisma della capitana Cristina Chirichella, la regia di Ofelia Malinov, il contributo di Raphaela Folie, la possibilità di giocarsi carte come Indre Sorokaite ed Elena Pietrini. L’Italia se la gioca contro la bestia nera che ci ha fatto passare incubi atroci, contro Sloetjes, Buijs, Grothues, Plak, De Kruijf, Dijkema e compagne: conoscenze della Serie A da battere a tutti i costi per regalarsi la domenica della vendetta.

 

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Foto: FIVB

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