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Volley femminile, Preolimpico 2019: Italia-Olanda, le tulipane ai raggi X. Una corazzata infarcita di big

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L’Italia è pronta per affrontare l’Olanda nel match di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020, le azzurre scenderanno in campo questa sera (ore 21.15) a Catania per fronteggiare le tulipane in una sfida da dentro o fuori: chi vince stacca il pass per la rassegna a cinque cerchi, le ragazze del CT Davide Mazzanti vogliono centrare l’obiettivo ma dovranno sconfiggere un’autentica bestia nera contro cui hanno perso gli ultimi tre incontri in competizioni internazionali di prima fascia (Olimpiadi 2016, Europei 2015 e 2017). Conosciamo nel dettaglio le oranjes analizzandole ai raggi X.

L’Olanda è indiscutibilmente una delle grandi potenze del volley internazionale, ha conquistato due medaglie d’argento alle rassegne continentali del 2015 e 2017 con Giovanni Guidetti in panchina ed è stata quarta alle Olimpiadi di Rio 2016 e ai Mondiali dello scorso anno. Dopo gli exploit ottenuto sotto la gestione del tecnico italiano, ci si è affidati allo statunitense Morrison che è riuscito a confermare la squadra ai vertici senza snaturare troppo il gioco: grandi difese, tanta sostanza in attacco, muro di qualità, servizio pregevole e un cambiopalla degno di nota. Il carisma non è mai mancato a questa squadra che oggi cercherà di fare saltare il banco espugnando il PalaCatania

Lonneke Sloetjes è un opposto dalle doti infinite, non attacca soltanto di potenza ma ha nelle braccia dei colpi di giustezza e una personalità da vendere: un attaccante capace di colpire il pallone da qualsiasi zona del campo e di giocare con molta intelligenza, ha soltanti 28 anni ma ha già vinto due Champions League e due Mondiali per Club con il VakifBank, la corazzata turca che ha lasciato al termine di questa stagione per accasarsi a Scandicci.

Le schiacciatrici sono in grado di offrire un giusto apporto in fase ricettiva e rappresentano due bocche da fuoco di qualità: Anne Buijs (ultima stagione a Monza rientrando da un infortunio, al Turk Hava per il prossimo anno) è cresciuta davvero molto e ha acquisito la giusta maturità per essere competitiva in campo internazionale, affianca la veterana Maret Grothues che è passata anche a Casalmaggiore e che ha girovagato per tutta Europa (ultima annata al Bucarest) facendo leva sulla sua solidità difensiva.

La regia di Laura Dijkema è un punto di forza imprescindibile, la biondina di Assen è conosciutissima in Italia perché nel 2017 è stata a Novara e nell’ultima annata ha militato a Firenze servendo vagonate di palloni a Indre Sorokaite. Robin De Kruijf è invece una della migliori centrali al mondo, un caposaldo di Conegliano con cui ha vinto tre scudetti e che l’anno scorso non era in Nazionale a causa di un infortunio: la 28enne, in coppia con la sottovalutata Yvon Belien (Besiktas), è in grado di fare la differenza a suon di muri e di primi tempi, la sua velocità è proverbiale.

Per trovare un punto debole bisogna forse passare dal libero, Myrthe Schott si è limitata al campionato olandese e tedesco (sei stagioni tra le fila del Dresdner, ora è al Vilsbiburg). Possono permettersi di non schierare una big come Celeste Plak, icona della Novara Campionessa d’Europa: il martello sarà l’arma segreta dalla panchina?

 

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Foto: FIVB

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