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Volley, l’Italia vince la partita dell’anno e vola alle Olimpiadi 2020. Cuore, grinta, acume tattico: Serbia demolita, a Tokyo per la medaglia

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Era la missione dell’anno: qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Obiettivo centrato in pieno. L’Italia non ha fallito nell’appuntamento clou della stagione e con grande personalità ha staccato il pass per la rassegna a cinque cerchi, gli azzurri hanno firmato l’impresa difficilissima e che alla vigilia sembrava quasi impossibile vista la caratura della Serbia, l’avversario più temibile nella corsa verso il Giappone. Gli slavi avevano demolito la nostra Nazionale di volley maschile durante l’ultimo Mondiale casalingho, dieci mesi fa non c’era stata storia a Torino e il timore era che quel 3-0 si potesse ripetere al PalaFlorio di Bari: nel capoluogo pugliese è andata in scena una partita a senso unico, a dominare sono stati proprio i padroni di casa che si sono dimostrati nettamente superiori annichilendo la storica rivale che non è mai stata capace di reagire.

Un trionfo totale contro gli uomini di Nikola Grbic, l’Italia è semplicemente stata perfetta sotto il profilo tecnico sciorinando delle doti di base davvero sublimi e soprattutto sotto il profilo caratteriale: grinta, carisma e testa sono state basilari per vincere la partita più importante dell’anno. I ragazzi del CT Chicco Blengini ci sono riusciti dopo aver patito le pene dell’inferno contro l’Australia e dopo aver seriato rischiato di compromettere il loro cammino verso il Sol Levante, il successo al tie-break contro i Canguri aveva acceso un campanello di allarme ma nemmeno 24 ore dopo Ivan Zaytsev e compagni sono riusciti a fare saltare il banco spazzando via la corazzata guidata da Aleksandar Atanasijevic.

L’Italia si è vendicata del ko subito nella rassegna iridata e lo ha fatto nell’occasione migliore, meritandosi così la dodicesima qualificazione consecutiva ai Giochi (sempre presenti da Montreal 1976). Ora si volerà a Tokyo per cercare di conquistare una nuova medaglia (in cassaforte già tre argenti e tre bronzi, secondi a Rio 2016) con la speranza di sfatare il tabù dell’alloro più pregiato, provando a lottare per quell’oro mai arrivato nella storia. Ivan Zaytsev ha alzato la cresta, Osmany Juantorena ha ruggito al grande ritorno in azzurro, Simone Giannelli si è rivelato il miglior palleggiatore al mondo, Oleg Antonov si è superato contro la Serbia, il modulo a due liberi con Massimo Colaci e Fabio Balaso ha funzionato, Simone Anzani e Matteo Piano sono stati perfetti al centro: questa Italia ha esaltato tutti gli appassionati, ha vissuto una notte magica e si è qualificata alle Olimpiadi. La stagione non è finita, tra qualche settimana spazio a Europei e Coppa del Mondo ma si potrà scendere in campo a cuore leggero.

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Foto: FIVB

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