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Pallavolo
Volley, Preolimpici 2019: la guida a tutti i gironi di qualificazione. Gruppo di ferro per Francia e Polonia: una resterà fuori
Nel weekend del 9-11 agosto si disputeranno i tornei internazionali di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per quanto riguarda il volley maschile. Sono previsti sei quadrangolari in giro per tutto il mondo, le vincitrici dei sei gironi staccheranno il pass per i Giochi mentre le altre formazioni saranno rinviate ai tornei continentali che andranno in scena a gennaio 2020 e dove verranno messi in palio gli ultimi cinque posti (il Giappone è qualificato di diritto in quanto Paese organizzatore). Diamo uno sguardo dettagliato a quello che ci aspetta nel fine settimana.
POOL A (a Varna, Bulgaria):
PARTECIPANTI: Brasile, Bulgaria, Egitto, Porto Rico
Il Brasile si presenta con tutti i favori del pronostico, i verdeoro hanno disputato un’ottima Nations League e si sono distinti anche durante il recente Memorial Wagner. I Campioni Olimpici scenderanno in campo con la formazione tipo trascinata dal regista Bruninho, dagli attaccanti Leal, Wallace, Lucarelli ma anche dai solidi centrali Lucas e Isac Santos. I sudamericani dovranno fare i conti soprattutto con la Bulgaria di Tsvetan Sokolov, opposto reduce dalla grande annata con Civitanova che proverà a trascinare i padroni di casa verso un’autentica impresa di fronte al proprio pubblico. Egitto e Porto Rico saranno sulla carta delle semplici comprimarie.
POOL B (a Rotterdam, Paesi Bassi):
PARTECIPANTI: USA, Belgio, Olanda, Corea del Sud
Gli USA, reduci dal secondo posto nella Nations League, non devono sottovalutare questa Pool anche se il tasso tecnico della corazzata a stelle e strisce sembra essere decisamente superiore rispetto al Belgio e all’Olanda. La formazione guidata dal palleggiatore Micah Christenson, dal fuoriclasse Matt Anderson, dai martelli Taylor Sander e Aaron Russell dovrà tenere a bada i Tulipani cresciuti molto nelle ultime stagioni con l’oppostone Nimir Abdel Aziz desideroso di rivalsa mentre i Red Dragons di Deroo e compagni sembrano avere perso lo smalto di un paio di un paio di stagioni fa. La Corea del Sud è l’indiziata cenerentola del raggruppamento.
POOL C (a Bari, Italia):
PARTECIPANTI: Italia, Serbia, Australia, Camerun
Clicca qui per la presentazione del girone dell’Italia con Serbia, Australia, Camerun.
POOL D (a Gdansk, Polonia):
PARTECIPANTI: Polonia, Francia, Slovenia, Tunisia
Il girone della morte, il raggruppamento dal maggior tasso tecnico complessivo e che sicuramente costringerà due formazioni europee a passare dal durissimo torneo continentale di gennaio. Il big match di sabato 10 agosto tra Francia e Polonia potrebbe risultare decisivo: da una parte i Galletti di Earvin Ngapeth, dall’altra i Campioni del Mondo che abbracciano il fenomeno Wilfredo Leon (ma attenzione perché il Giaguaro sembra aver scombussolato i piani dei biancorossi, non ci sarà l’infortunato Bartosz Kurek). La Slovenia di Cebulj, Urnaut, Kozamernik potrebbe scombussolare tutti i piani ed essere l’outsider del girone dove invece la Tunisia sarà una semplice comprimaria.
POOL E (a San Pietroburgo, Russia):
PARTECIPANTI: Russia, Iran, Cuba, Messico
Russia chiaramente favorita anche perché i Campioni d’Europa potranno contare su tutti i big che erano assenti durante la trionfale Nations League: l’opposto Mikhaylov, il palleggiatore Butko, il centrale Muserskiy, gli schiacciatori Kliuka e Volkov sono pronti a dominare. Attenzione però a non sottovalutare l’esperto Iran che con i suoi senatori cercherà come sempre di mettere pepe sottorete, Cuba è ancora in attesa di riabbracciare Simon e le stelle rientranti mentre il Messico non sarà un fattore.
POOL F (a Ningbo, Cina):
PARTECIPANTI: Argentina, Canada, Finlandia, Cina
Il gruppo dal minore tasso tecnico. L’Argentina dell’attaccante Facundo Conte, del centrale Sebastian Solé e del palleggiatore Luciano De Cecco se la dovrebbe giocare alla pari col Canada di Maar, Perrin, Hoag e Vigrass. Difficilmente la Finlandia riuscirà a inserirsi nel discorso, la Cina ospiterà l’evento ma la squadra maschile è ancora molto lontana dai vertici internazionali.
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Foto: FIVB