Volley, Preolimpico 2019: Italia, come si batte la Serbia? Tutte le chiavi tattiche, serve l’impresa per volare a Tokyo

Come si può battere la Serbia? Questo è l’interrogativo che si sta ponendo la Nazionale Italiana di volley maschile in vista della partita di questa sera (ore 21.15) valida per la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020: chi vince vola in Giappone, chi perde sarà costretto a passare dal durissimo torneo europeo di gennaio 2020. L’incontro più importante dell’anno si preannuncia estremamente combattuto, gli azzurri devono gettare il cuore oltre l’ostacolo al PalaFlorio di Bari e cercare un’impresa contro la corazzata slava che ha letteralmente dominato l’ultimo vero scontro diretto (3-0 ai Mondiali dell’anno scorso).

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A decidere il match sarà quasi sicuramente la parte emotiva, le motivazioni sono elevatissime per entrambe le squadre e tutto dipenderà da come i giocatori sapranno reggere la pressione cercando di giocare il miglior volley tenendo saldi i nervi. Le due formazioni si conoscono infatti a memoria visti i tanti precedenti e tenenendo in considerazione che tanti pallavolisti serbi militano nel nostro campionato, verosimilmente non ci sarà una chiave tecnica misteriosa e qualcosa di imprevedibile che farà saltare il banco.

La Serbia è una formazione decisamente offensiva e dunque bisognerà alzare le barricate in ricezione e in difesa, il servizio sarà l’arma determinante: chi riuscirà a farlo fruttare al meglio sarà decisamente avvantaggiato nella corsa verso il successo. Aleksandar Atanasijevic è l’uomo simbolo della Serbia, l’opposto della Serbia sarà chiamato costantemente in causa insieme al mancino Uros Kovacevic: questi due attaccanti andranno contenuti e ingabbiati cercando anche di fare una bella partita a muro. Ivan Zaytsev e Osmany Juantoanre dovranno trascinare l’Italia a suon di attacco ma attenzione ai muri di Lisinac e Podrascanin, altri due colossi difficili da arginare. L’arma segreta per l’Italia? Gabriele Nelli dalla panchina, l’opposto che potrebbe sorprendere gli avversari. Simone Giannelli il faro in cabina di regia, la vittoria passerà inevitabilmente dalle sue mani fatate.

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Foto: FIVB