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Pallavolo
Volley, Preolimpico 2019: Italia e Serbia, strategie similari. Big a riposo in Nations League, ora formazioni al completo per la grande sfida
Manca sempre meno all’esordio della Nazionale italiana di volley maschile nel fondamentale torneo di qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020 in programma a Bari questo fine settimana. Dopo il biglietto per il Giappone ottenuto al femminile dalle ragazze di Davide Mazzanti, la palla passerà agli azzurri il cui compito sarà decisamente complesso. Le prime due sfide con Camerun e Australia vedranno gli uomini di Chicco Blengini nettamente favoriti, ma la partita con la Serbia sarà un vero e proprio scontro diretto. La compagine balcanica guidata da Nikola Grbic ha chiuso al quarto posto ai Mondiali 2018 e può contare su numerosi giocatori di assoluto valore a livello internazionale.
Le due formazioni hanno adottato strategie analoghe per la preparazione dell’appuntamento utilizzando la Nations League come occasione per sperimentare nuove soluzioni e per concedere un po’ di riposo al sestetto titolare. Il tecnico italiano ha trovato ottime risposte da giovani di prospettiva come Daniele Lavia, Roberto Russo e Gabriele Nelli chiudendo all’ottavo posto e sfiorando anche la qualificazione alle Final Four. La Serbia si è fermata invece in undicesima posizione nonostante le ottime prestazioni complessive degli schiacciatori Lazar Cirovic (convocato anche per il torneo di Bari), Bozidar Vucicevic e Dusan Petkovic. Nello scontro diretto andato in scena a Milano nel mese di giugno il successo ha sorriso agli azzurri con il risultato di 3-0 grazie alla splendida partita di Oleg Antonov e di Simone Giannelli.
Il precedente avrà comunque un valore decisamente relativo considerate le numerose assenze rispetto alla sfida in programma nella giornata di domenica. Rispetto alla sconfitta di Milano, la Serbia ritroverà infatti giocatori fondamentali come Aleksandar Atanasijevic, opposto di Perugia nelle ultime stagioni, Uros Kovacevic, determinante nel successo di Trento in CEV Cup, e Marko Ivovic, già protagonista nel netto successo conquistato sugli azzurri in occasione del Mondiale 2018. Le speranze italiane saranno invece riposte nel ritorno di Ivan Zaytsev, Osmany Juantorena e Filippo Lanza, un terzetto potenzialmente inarrestabile in fase offensiva apparso in crescita nelle amichevoli di preparazione. L’importanza della posta in palio e l’inevitabile tensione che accompagnerà la partita renderanno fondamentale il rendimento dei protagonisti più attesi, chiamati a fare la differenza per concretizzare il sogno olimpico.
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roberto.pozzi@oasport.it
Foto: FIVB