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Volley, Preolimpico 2019: Italia, sarà durissima. Serve l’impresa con la Serbia, altrimenti un torneo dantesco a gennaio 2020 con Francia o Polonia

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Sarà una missione durissima, lo sa benissimo tutto il gruppo già da un anno: l’Italia maschile andrà a caccia del biglietto per le Olimpiadi di Tokyo ma il torneo di qualificazione che andrà in scena nel weekend del 9-11 agosto sarà estremamente molto difficile e soltanto la vincitrice del quadrangolare di Bari potrà festeggiare. La nostra Nazionale è chiamata a un’impresa sportiva di primissimo ordine: battere la Serbia nello scontro diretto che concluderà il fine settimana del PalaFlorio, un big match da dentro o fuori che definirà chi potrà prenotare l’aereo per il Giappone e chi invece dovrà passare dal difficile torneo europeo in programma a gennaio 2020.

Inutile girarci intorno: i ragazzi del CT Chicco Blengini devono gettare il cuore oltre l’ostacolo, il compito sarà estremamente arduo perché la compagine slava ha travolto gli azzurri ai Mondiali casalinghi dell’anno scorso e perché può contare su delle individualità di assoluto spessore come Atanasijevic, Petric, Kovacevic. Ivan Zaytsev e compagni sono consapevoli che devono inventarsi una magia come hanno fatto le ragazze contro l’Olanda, partono leggermente sfavoriti in una partita che sulla carta si preannuncia equilibrata e avvincente: è il match più importante dell’anno senza se e senza ma, l’Italia si è preparata per un mese intero in modo da farsi trovare preparata all’appuntamento, i big non hanno partecipato alla Nations League e ora sono chiamati a tirare fuori gli artigli.

Il nostro sestetto, che riabbraccia anche Osmany Juantorena, cercherà di conquistare il biglietto a cinque cerchi in questa occasione perché il torneo europeo di gennaio sarà estremamente complicato: un solo posto a disposizione ma il livello tecnico medio sarà elevatissimo con sicuramente una tra Francia e Polonia ma anche Slovenia, Belgio, Olanda, Bulgaria (salvo miracoli di queste compagini nel corso di questo weekend). Battere la Serbia per conquistare le Olimpiadi 2020 e togliersi il pensiero senza dovere rinviare la pratica e rischiare una clamorosa assenza dopo oltre 40 anni (sempre presenti da Montreal 1976).

 

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Foto: Valerio Origo

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