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Volley, Preolimpico 2019: Italia-Serbia, gli slavi ai raggi X. Una corazzata che fa paura, ma c’è qualche punto debole

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Italia-Serbia, la partita più importante dell’anno: tutto o niente. Le due squadre si affronterannno questa sera (ore 21.15) al PalaFlorio di Bari nel match che mette in palio la qualificazione alle Olimpiadi di Tokyo 2020: chi vince stacca il biglietto per il Giappone, chi perde verrà rimandato al difficile torneo europeo di gennaio 2020 dove sicuramente ci saranno Francia, Slovenia, Belgio, Germania e verosimilmente anche l’Olanda. I ragazzi del CT Chicco Blengini, reduci dalla soffertissima vittoria contro l’Australia, scenderanno in campo per realizzare un’autentica impresa di fronte al proprio pubblico: bisognerà gettare il cuore oltre l’ostacolo contro un avversario fortissimo che lo scorso anno dominò lo scontro diretto ai Mondiali. Serve la partita perfetta da parte di Ivan Zaytsev e compagni ma diamo uno sguardo più da vicino ai rivali di giornata.

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Gli slavi hanno sconfitto l’Australia per 3-1 all’esordio rischiando di essere trascinati al tie-break e ieri hanno travolto il modesto Camerun operando un massiccio turn-over. I ragazzi di Nikola Grbic non hanno disputato le Olimpiadi di Rio 2016 ma nella loro storia hanno vinto un oro ai Giochi (a Sydney 2000), ai Mondiali 2018 conclusero al quarto posto mentre agli Europei di due anni fa si dovettero accontentare della terza piazza. I Guerrieri si sono sempre distinti per la loro aggressività sottorete, per un gioco estremamente offensivo e per un’ottima solidità a muro anche se a volte peccano di continuità e quando vanno in confusione faticano a riprendersi. Bisognerà mettere pressione costante ai balcanici per provare a mandarli in crisi e approfittare di eventuali black-out per raccogliere un importante vantaggio.

L’uomo simbolo è indubbiamente l’opposto Aleksandar Atanasijevic, fuoriclasse di riferimento a Perugia che contro l’Australia ha messo a segno 35 punti e che ieri è rimasto in panchina: cercherà di trascinare la sua squadra a suon di bordate, duellerà con Ivan Zaytsev, suo ex compagno di club quando lo Zar vestiva la casacca dei Block Devils. La Serbia può contare su due schiacciatori di lusso come Uros Kovacevic (micidiale a Trento) e Nemanja Petric, ma il capitano (pronto a riabbracciare Modena) ha giocato solo contro il Camerun mentre contro i Canguri si è fatto vedere il buon Marko Ivovic che tra Funvic e Novosibirsk ha sempre detto la sua: chi giocherà titolare accanto al letale mancino? La regia è nelle mani di Nikola Jovovic, già visto in passato a Monza: non è un fenomeno ma si intende alla perfezione con i suoi attaccanti e attenzione anche al libero Nikola Pekovic, poco appariscente ma estremamente solido. Ultimo dubbio al centro: Marko Podrascanin era dato per infortunato ma ieri ha giocato contro gli africani dunque l’uomo di Perugia sarà verosimilmente schierato da titolare accanto al trentino Srecko Lisinac per una coppia solidissima e fortissima a muro, in caso di emergenza spazio a Petar Krsmanovic.

 

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Foto: FIVB

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