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Vuelta a España 2019: i possibili distacchi della cronometro a squadre e tra gli uomini di classifica. Roglic favorito, Aru dovrà difendersi

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La Vuelta España 2019 verrà inaugurata da una cronometro a squadre completamente pianeggiante attraverso il circuito cittadino di Torrevieja. Una prova contro il tempo corta che non dovrebbe creare troppo scompiglio in ottica classifica generale. Da Salinas de Torrevieja a Torrevieja, 13,4 km, e una squadra su tutte con i favori dei pronostici dalla propria parte: il Team Jumbo-Visma di Primoz Roglic e Steven Kruijswijk. Sono loro i maggiori indiziati per la conquista della prima maglia roja in questa frazione che aprirà le danze della corsa a tappe iberica.

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Ebbene sì, anche se i possibili distacchi tra i big non dovrebbero risultare eccessivi, la Jumbo-Visma è senza ombra di dubbio la formazione più temuta per questa breve prova contro il tempo. Oltre ai già citati capitani del team giallonero Roglic e Kruijswijk, grandi esperti delle cronometro, ed entrambi terzi sul podio finale in occasione del Giro d’Italia per lo sloveno, e del Tour de France per l’olandese, ci saranno su tutti anche l’ex campione del mondo di queste specialità Tony Martin e il giovane Neilson Powless.

Potrebbe avere diverse chance anche la EF Education First di Rigoberto Uran, che potrà contare sul prezioso supporto di Lawson Craddock, ma anche Daniel Felipe Martinez, ovviamente Tejay Van Garderen, oppure Hugh Carthy. Insomma, Uran si presenta al via con una squadra che potrebbe favorirlo sugli altri big della generale in modo tale da poter ripartire alla volta delle tappe più ostiche con qualche secondo prezioso in più. Ogni centesimo è buono. Non potrà deludere invece la formazione padrona di casa, la Movistar, con le sue due punte Nairo Quintana e Alejandro Valverde. Il campione del mondo sa difendersi molto bene a cronometro, ed entrambi avranno a fianco in primis Nelson Oliveira e Marc Soler, gli uomini più affidabili in queste occasioni.

Passiamo poi all’Astana di Miguel Angel Lopez e Jakob Fuglsang, che potranno contare su Ion Izagirre, anche se va detto che non vanno esclusi proprio i due capitani della formazione kazaka, vista la breve distanza della cronometro che non dovrebbe imporre ritmi micidiali. Troviamo anche il Team Ineos di Wout Poels che potrà affidarsi al giovane Tao Geoghegan Hart e l’ex campione del mondo Vasyl Kiryienka; anche se in generale la formazione inglese sembra leggermente svantaggiata rispetto a quelle citate in precedenza.

In chiusura troviamo la Mitchelton-Scott di Esteban Chaves e la UAE Team Emirates di Fabio Aru. Entrambi dovranno difendersi con le unghie e con i denti per non perdere troppo tempo che poi sarà difficile rintuzzare, visto che gran parte delle tappe sembrano favorire alla perfezione gente del calibro di Roglic, Kruijswijk, e Uran su tutti, che già da domani potrebbero rosicchiare un leggero vantaggio sugli altri. Il sardo potrà di certo contare sul prezioso supporto di Tadej Pogacar, ma per il resto la formazione emiratina dovrà dare veramente il 100% per non farsi fregare, non essendo esperta di queste prove. Stessa sorte per Chaves. La Mitchelton-Scott è da sempre una delle squadre regine delle cronometro, ma la formazione al via di questa Vuelta non ha nulla a che vedere rispetto alle altre occasioni. Il colombiano sembra quello più svantaggiato sulla carta.

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@lisa_guadagnini

Foto: Pier Colombo

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