Ciclismo

Vuelta a España 2019: i possibili scenari tattici della tappa di oggi (26 agosto). Ad Alicante toccherà alle ruote veloci giocarsi il successo

Pubblicato

5 anni fa

26 Agosto 2019

Luca Saugo

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Dopo i fuochi d’artificio di ieri, nella 3a tappa della Vuelta a España 2019 dovrebbe essere, finalmente, l’ora degli sprinter. I 188 km che da Ibi. Ciudad del Juguete portano ad Alicante, infatti, presentano un disegno sicuramente non banale, con anche due GPM di terza categoria, ma nel finale sono quasi tutti in discesa, tolto un dentello a circa 20 km dal traguardo. Sarà pressoché impossibile, dunque, scongiurare l’arrivo allo sprint.

I favoriti principali, in caso di volata a ranghi compatti, sono sostanzialmente tre. In primis Sam Bennett (Bora-Hansgroe), di recente vincitore di ben tre tappe al BinckBanck Tour. Poi Fabio Jakobsen (Deceuninck-Quick Step), giovanissimo campione neerlandese in carica dotato di straordinarie punte di velocità. Jakobsen, per la verità, fa ancora un po’ di fatica a muoversi nel caos delle volate, come è normale che sia per un 23enne, ma in questa Vuelta avrà un apripista di rango elevatissimo come Maxi Richeze pronto a togliergli le castagne dal fuoco. Infine, completa il tridente dei più accreditati al successo, Fernando Gaviria (UAE Team Emirates).Il colombiano arriva da una stagione un po’ opaca ed è anche caduto nella cronosquadre, ma le sue qualità sono comunque fuori discussione.

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Primo outsider non può che essere quel Luka Mezgec (Mitchelton-Scott) che di recente ha vinto due tappe al Tour de Pologne. Oltre a lui non vanno sottovalutati: Clement Venturini (Ag2r La Mondiale), Phil Bauhaus (Bahrein-Merida), Szymon Sajnok (CCC Team), Marc Sarreau (Groupama-FDJ), Tosh Van der Sande (Lotto-Soudal), Edvald Boasson Hagen (Dimension Data), Max Walscheid (Team Sunweb), John Degenkold ed Edward Theuns (Trek-Segafredo) e Jon Aberasturi (Caja Rural).

Evitare la volata è possibile? Dopo la frazione di ieri mai dire mai, ma l’Alto dei Puig Lorença, l’ascesa in cui i grandi si sono mossi, è molto più duro dell’ultimo GPM odierno, ovvero il Puerto de Tibi, 6,7 km al 4%. Inoltre, non dimentichiamoci che già mercoledì inizierà il primo trittico di tappe di montagna, per cui molti, dopo due giornate intense, vorranno un po’ tirare il fiato tra oggi e domani.

Chance ridotte al minimo anche per la fuga. Per un tentativo da lontano, infatti, sembra troppo presto. Le squadre sono ancora molto fresche e il nuovo leader Nicholas Roche (Team Sunweb) vorrà difendere la sua maglia rossa in queste due frazioni prima di doverla inevitabilmente cedere quando si comincerà a salire per davvero.