Vuelta a España 2019: i possibili scenari tattici della tappa di oggi (29 agosto). Altro arrivo in salita, fuga o lotta tra i big per la vittoria?

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Oggi (mercoledì 28 agosto) alla Vuelta a España 2019 i corridori affronteranno subito un altro arrivo in salita. Dopo il durissimo Alto de Javalambre, si arriverà infatti ad Ares del Maestrat, dove terminerà questa sesta tappa che misura 198,9 km e partirà da Mora de Rubielos. Saranno quattro i GPM in programma: Puerto de Nogueruelas (9 km al 4,5%) e poi il Puerto de Linares (7,7 km al 5,7%) nei primi 36 km e poi Puerto de Culla (4,4 km al 5,8%) e la salita finale di Puerto de Ares negli ultimi 30 km.

L’andamento tattico della corsa dipenderà molto dall’atteggiamento dell’Astana, ovvero la squadra della maglia rossa Miguel Angel Lopez. Il colombiano infatti ieri ha dimostrato di essere il più forte in salita, ma non è riuscito a centrare la vittoria di tappa, venendo preceduto dai tre fuggitivi. Quest’oggi la squadra kazaka potrebbe quindi scegliere di tenere chiusa la corsa per permettere a Lopez di giocarsi al meglio le sue carte sulla salita finale. Se così non fosse, potrebbe invece prendere il largo nuovamente una fuga da lontano, visto che la prima parte del percorso è adatta agli attaccanti.

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Che sia o meno per la vittoria parziale, sulla salita finale assisteremo ad un nuovo scontro diretto tra i big. L’ascesa conclusiva non è durissima, visto che misura 7,9 km con una pendenza media del 5%, ma diversi corridori potranno comunque provare a fare la differenza per guadagnare secondi preziosi in classifica. Oltre alla già citata Astana con Lopez, le altre due squadre che potrebbero forzare il ritmo nel finale sono la Movistar per Alejandro Valverde e la Jumbo-Visma per Primoz Roglic. Questi tre corridori ieri si sono infatti dimostrati superiori agli avversari e avranno quindi l’interesse di sfruttare questo momento per distanziare ulteriormente i rivali più temibili.

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alessandro.farina@oasport.it

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Foto: LPS/Daniele Ricci