Ciclismo

Vuelta a España 2019, il borsino dei favoriti dopo la cronosquadre: Lopez scatenato, Roglic sfortunato, Aru vola a terra

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La 74esima edizione della Vuelta a España inizia in modo del tutto inaspettato. L‘Astana domina e Miguel Angel Lopez è la nuova maglia roja. Jumbo-Visma e UAE volano per terra e Primoz Roglic, Steven Kruijswijk, Fabio Aru e Tadej Pogacar sono già costretti a leccarsi le ferite. Andiamo a scoprire, dunque, come cambiano le quotazioni dei favoriti dopo questa frazione inaugurale.

Chi sale

Miguel Angel Lopez (Astana): La sua squadra, complice anche la caduta della Jumbo-Visma, vince la cronosquadre e lui, ora, si ritrova già con un tesoretto importante su quelli che, alla vigilia, erano i rivali più pericolosi. Nairo Quintana e Alejandro Valverde hanno perso 16″ dal colombiano, Primoz Roglic e Steven Kruijswijk ben 40, mentre Fabio Aru e Tadej Pogacar addirittura 1’07”.

Wilco Kelderman (Sunweb): La Sunweb di Wilco Kelderman, 3a a 5″ dall’Astana, è stata la sorpresa della cronosquadre. L’ormai ex compagno di Tom Dumoulin, dopo un ritiro al Tour de France a causa di problemi alla schiena, si è presentato al via del grande giro spagnolo un po’ sottotraccia. Non dimentichiamoci, però, che il neerlandese appena due anni fa sfiorò il podio e a cronometro, tra gli ipotetici uomini di classifica, solo Roglic gli è superiore. Se la gamba è quella dei giorni migliori, allora sarà un cliente scomodo per tutti.

EF Education First: Il team diretto da Jonathan Vaughters ha ben 4 punte e, con il 4° posto odierno a 7″ dal team kazako, le ha messe tutte in un’ottima posizione. Sarà la strada, nei prossimi giorni, a dirci chi tra Rigoberto Uran, Hugh Carthy, Daniel Martinez e Sergio Higuita può realmente pensare di lottare quantomeno per un posto sul podio e, perché no, vista la concorrenza, anche a qualcosa in più.

Nairo Quintana e Alejandro Valverde (Movistar): La Movistar lascia sul piatto 16″ e, tutto sommato, sia Quintana che Valverde possono ritenersi soddisfatti. Da Roglic e Kruijswijk avrebbero dovuto perdere e, invece, si ritrovano con 25″ di vantaggio, mentre il distacco da Miguel Angel Lopez è colmabile se uno dei due riuscisse ad andare più forte in salita dell’alfiere dell’Astana.

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Chi scende

Primoz Roglic (Jumbo-Visma): 40″ non sono pochi, ma nemmeno un distacco incolmabile, specialmente quando sei il più forte, per distacco, a cronometro. Ciò che fa veramente scendere le quotazioni di Roglic sono le condizioni fisiche. Lo sloveno ha preso delle belle botte e dovrà cercare di recuperare da qui ai prossimi tre giorni, dato che dalla quinta tappa iniziano le montagne. Certamente, tra Giro e Vuelta, la Dea Bendata non si è schierata al suo fianco.

Wout Poels (Team Ineos): Crono sottotono per lo squadrone britannico, che lascia sul piatto 25″. Debacle sicuramente inaspettata con la quale la Vuelta di Wout Poels non inizia certo col piede giusto. Il neerlandese, che è stato iscritto all’ultimo alla corsa spagnola, avrà comunque lo spazio per recuperare, nel caso, ovviamente, che le gambe glielo permettessero.

Steven Kruiswijk (Jumbo-Visma): Kruiswijk si trova nella stessa situazione di Roglic anche se, il fatto di dover recuperare secondi sui primi, potrebbe permettergli paradossalmente di avere più spazio. L’anno scorso ha dimostrato di essere capace di reggere Tour e Vuelta, per cui era possibile prima ed è ancora più probabile ora che possa essere libero da compiti di gregariato.

Fabio Aru e Tadej Pogacar (UAE Team Emirates): Il minuto e sette secondi che la UAE perde dall’Astana al traguardo è veramente tantissimo in appena 13 km. Lo spazio per recuperare c’è comunque, ma, prima di tutto, è importante riprendersi dalla botta psicologica e per un corridore giovanissimo come Pogcar e per un altro che arriva da un periodo nero come Aru non è detto che sia semplice.

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Foto: Valerio Origo

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