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Ciclismo
Vuelta a España 2019, il percorso tappa per tappa. Montagne a non finire, sarà battaglia tutti i giorni
Ventuno tappe e 3272,2 chilometri totali per la Vuelta a España 2019 che partirà questo sabato da Salinas de Torrevieja e si concluderà domenica 15 settembre a Madrid. Nove tappe di montagna, sei di pianura, quattro collinari, una cronometro individuale, una di squadra e due giorni di riposo caratterizzeranno la settantaquattresima edizione della corsa a tappe iberica che andiamo ad analizzare frazione dopo frazione.
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Sabato 24 agosto, Tappa 1 – Salinas de Torrevieja-Torrevieja (13,4 km):
La Vuelta 2019 verrà inaugurata da una cronometro a squadre completamente pianeggiante attraverso il circuito cittadino di Torrevieja. Una prova contro il tempo corta e che non dovrebbe creare scompiglio in ottica classifica generale.
Domenica 25 agosto, Tappa 2 – Benidorm-Calpe (199,6 km):
La prima parte della frazione attraverserà l’hinterland di Alicante, ma bisognerà stare attenti al passaggio sulla costa e possibili ventagli. La seconda metà di gara è caratterizzato dall’ascesa all’Alto de Puig Llorença a 24 chilometri dal traguardo. Quest’ultimo è in leggera discesa.
Lunedì 26 agosto, Tappa 3 – Ibi. Ciudad de Juguete-Alicante (188 km):
Sembra una frazione adatta ai velocisti, ma presenta due GPM di terza categoria che potrebbero rimanere nelle gambe degli sprinter. Dovranno essere comunque bravi a tenere anche nella lunga discesa che porta al traguardo per poter ottenere una chance.
Martedì 27 agosto, Tappa 4 – Cullera-El Puig (175,5 km):
Un solo GPM di terza categoria, il Puerto del Oronet. Questo non dovrebbe essere un ostacolo per le ruote veloci, visto e considerato che da qui mancheranno ancora 45 km al traguardo. Il tempo per riprendersi e far lavorare le formazioni dei contendenti alla volata c’è.
Mercoledì 28 agosto, Tappa 5 – L’Eliana-Observatorio Astrofisico de Javalambre (170,7 km):
Una frazione da saper amministrare e che potrebbe riservare delle sorprese; occhio al vento che potrebbe accompagnare il gruppo sino alla salita finale. Quest’ultima non presenta pendenze improponibili; di fatti la tappa è definita collinare. Ma se la prima parte si rivelasse complicata da gestire, la lotta verso la vittoria di tappa potrebbe essere per pochi. Occhio agli imprevisti, anche e soprattutto in ottica classifica generale.
Giovedì 29 agosto, Tappa 6 – Mora de Rubielos-Ares del Maestrat (198,9 km):
Una frazione molto lunga che si presta adatta a qualche attacco da lontano, quindi a possibili fuggitivi. Il finale presenta un GPM di terza categoria, il Puerto de Ares, con una pendenza media del 5/6%. Non dovrebbe creare scompigli tra i contendenti alla vittoria di tappa.
Venerdì 30 Tappa 7 – Onda-Mas de la Costa (183,2 km):
Sarà il finale a dare i primi segnali di condizione da parte dei big della corsa a tappe iberica. L’Alto Mas de la Costa misura 4,1 km al 12,3%. Presenta punte del 25% al secondo chilometro e la rampa finale è al 17,5%.
Sabato 31 agosto, Tappa 8 – Valls-Igualada (166,9 km):
Frazione di media montagna dal paesaggio spettacolare e dal tracciato mosso. Il punto chiave è senza ombra di dubbio l’ascesa del Puerto de Montserrat. Terminato quest’ultimo si capirà se le squadre dei velocisti saranno state brave a gestirsi per un possibile finale allo sprint. Oppure potrebbe essere una chance per un possibile attacco.
Domenica 1 settembre, Tappa 9 – Andorra la Vella-Cortals d’Encamp (94,4 km):
Si esordirà al chilometro 17 con il Coll d’Ordino, 8,9 km al 5% e punte del 7,5% nella sua prima parte. A metà percorso ecco il leggendario Coll de la Gallina, 12,2 km all’8,3% e punte del 14%. Nessuna tregua fino allo scollinamemto; è la parte più difficile della tappa. Finale all’Alto else Cortals D’Encamp: 5,7 km all’8,3%. La parte più complicata è nella sua prima metà. Frazione cruciale, breve e intensa.
Martedì 3 settembre, Tappa 10 – Jurançon-Pau (36,2 km):
I corridori del gruppo tornano in corsa dopo il primo giorno di riposo con una cronometro individuale. Il percorso è a favore degli specialisti di queste prove. Bisognerà fare attenzione al vento ed essere concentrati al massimo delle proprie potenzialità. I cronomen in grado di tenere in classifica generale potrebbe sfruttare questa occasione per recuperare tempo prezioso; il tutto in sfavore degli scalatori.
Mercoledì 4 settembre, Tappa 11 – Saint Palais-Urdax-Dantxarinea (180 km):
Ogni attacco è buono per potersi giocare la frazione. Sembra dedicata ad un attacco da lontano e dovrebbe essere una giornata tranquilla per gli uomini di classifica.
Giovedì 5 settembre, Tappa 12 – Circuito de Navarra-Bilbao (171,4 km):
Frazione spettacolare, soprattutto nel finale, dove si arriverà nella scenografica capitale dei Paesi Baschi Bilbao. Presenta una sequenza di tre GPM di terza categoria, corti e che non dovrebbero creare danni. L’ultimo è a soli 8 km dal traguardo, e non va sottovalutato. La conclusione di questa tappa si ipotizza essere decisamente intensa e dallo scenario senza paragoni.
Venerdì 6 settembre, Tappa 13 – Bilbao-Los Machucos. Monumento Vaca Pasiega (166,4 km):
Frazione da battaglia con ben sette GPM. Ma il tutto si deciderà sull’Alto de Los Machucos, 6,8 km al 9,2%. Forse la salita regina di questa Vuelta 2019; vi sono picchi del 25% al chilometro 1,5 e 5, mentre l’ultimo chilometro spiana. Una picchiata all’insù che farà male a molti.
Sabato 7 settembre, Tappa 14 – San Vicente de la Barquera-Oviedo (188 km):
Una frazione piatta lungo la costa settentrionale della Spagna sino a Gijon. Il finale con l’Alto de la Madera. Quest’ultimo si presta per un attacco. Anche in questo caso le formazioni dei velocisti dovranno organizzarsi e controllare al meglio la corsa per non farsi fregare da qualche attacco dell’ultimo minuto.
Domenica 8 settembre, Tappa 15 – Tineo-Santuario del Acebo (154,4 km):
Quattro GPM tutti di prima categoria disseminati dall’inizio alla fine. Si parte già al chilometro 29,2 con il Puerto del Acebo: 8,2 km al 7,1%. Presenta punte del 10% nella prima metà, mentre gli ultimi metri spianano un po’. Al chilometro 73,2 troviamo il Puerto del Connio a quota 1315 metri; 11,7 chilometri al 6,2%, lunga ma senza pendenze incisive. Passiamo al chilometro 114,3 con il Puerto del Pozo de Las Mujeres Muertas, non un nome “simpatico” per questa ascesa di 11,9 km al 6,8%. Vi sono punte del 10,8% e una piccola tregua tra i chilometri 4, 6 e verso lo scollinamento. Concludiamo con l’ascesa finale che farà una selezione definitiva. Il Puerto del Acebo misura 7,9 km al 9,7% con picchi del 15% già dai suoi primi metri. Solo 500 m di tregua al km 2, ma poi non ci sarà un attimo di respiro fino al traguardo. Finita questa tappa si potrebbero iniziare a tirare delle somme.
Lunedì 9 settembre, Tappa 16 – Bravia-Alto de la Cubilla. Lena (144,4 km):
Qui si potrebbe decidere il podio, nei suoi due GPM di prima categoria e la “Cima Coppi” di questa Vuelta, la salita finale dell’Alto de la Cubilla. Partiamo dal Puerto de San Lorenzo al km 60, 10 chilometri all’8,5 % con punte del 12,5% al chilometro 6. Spiana per soli 2 chilometri. Al chilometro 100 ecco l’Alto de la Cobertoria, 8,3 km all’8,2% e punte del 10%. Infine ecco per l’appunto l’Alto de la Cubilla. Lena. Ha punte dell’8,5%, niente di infattibile, ma misura ben 17,8 km; e visto quanto affrontato prima sarà una lotta per pochi eletti.
Mercoledì 11 settembre, Tappa 17 – Aranda de Duero-Guadalajara (219,6 km):
Passato il secondo giorno di riposo i gruppo si troverà di fronte alla tappa più lunga di questa Vuelta, perfetta per un attacco da lontano e difficile da gestire per le squadre dei velocisti. I big resteranno a guardare.
Giovedì 12 settembre, Tappa 18 – Comunidad de Madrid. Colmenar Viejo-Becerril de la Sierra (177,5 km):
Quattro GPM di prima categoria e finale in discesa. Al chilometro 40 abbiamo il Puerto de Navacerrada: 11,8 km al 6,3%. Punte del 10% all’inizio e al chilometro 9. Nulla di impossibile. Come il Puerto de la Morcuera al chilometro 78,2. 5% di pendenza media ma 13,2 km di ascesa totale. Verrà poi affrontato da un altro versante al chilometro 120 per 10,4 km al 6,7%. Lungo finale non impossibile nei 13,9 km al 4,8& del Puerto de Cotos.
Venerdì 13 settembre, Tappa 19 – Avila-Toledo (165,2 km):
Ultima occasione prima del finale di Madrid. I velocisti e le loro formazioni non potranno farsi sorprendere per giocarsi a pieno questa grande opportunità. Il finale è a dir poco spettacolare, con il chilometro finale in pavé. Si prospettano 1000 metri scenografici.
Sabato 14 settembre, Tappa 20 – Arenas de San Pedro-Plataforma de Gredos (190,4 km):
Una frazione che non dovrebbe scuotere la classifica. Spicca al chilometro 34 il Puerto de Pedro Bernardo, 18,4 km al 4,4%; poi al chilometro 156,2 il Puerto de Peña Negra, 14,2 km al 5,9%, a quota 1910 metri. Finale senza difficoltà per l’ultima salita prima della passerella madrilena.
Domenica 15 settembre, Tappa 21 – Fuenlabrada-Madrid (106,6 km):
Passerella conclusiva di questa settantaquattresima edizione della Vuelta. Si celebrerà il decimo anniversario della maglia del leader della classifica generale: la roja. Tappa corta e tranquilla disegnata ovviamente per le ruote veloci rimaste in gruppo. È il finale perfetto e più bello per un velocista. Dopodiché il podio di Plaza de Cibeles incoronerà il vincitore della corsa a tappe iberica.
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Foto: La Vuelta