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Vuelta a España 2019, le dichiarazioni dei favoriti. Aru: “Tornerò ai miei livelli”. Roglic: “Mi considerano il favorito”. Valverde: “Non posso vincere”
Domani scatterà la Vuelta di Spagna 2019, il terzo Grande Giro della stagione ciclistica che ci terrà compagnia per le prossime tre settimane. Si preannuncia una lotta serrata per la conquista della maglia rossa con diversi big pronti a contendersi il simbolo del primato. L’Italia si affida a Fabio Aru che vuole rinascere, in pole position partono Primoz Roglic e Miguel Angel Lopez ma attenzione anche a Esteban Chaves, Nairo Quintana e Alejandro Valverde. Di seguito le dichiarazioni che i protagonisti hanno rilasciato in conferenza stampa.
FABIO ARU (a Eurosport:): “Quello che voglio, e per cui sto lottando, è tornare ai miei livelli, ai livelli che mi competono. Chissà che non possa dimostrarlo già qua, ma è un po’ difficile dirlo. Ma prima o poi ci arriverò. Ho fatto veramente il massimo e anche di più per arrivare in ottime condizioni. Sarà solo la strada a dire quello che valgo“.
ALEJANDRO VALVERDE: “Non credo di poter vincere, perché in un grande giro devi tenere per ventuno giorni, anche se comunque sto molto bene. Arriviamo qui con un leader come Nairo Quintana e poi vedremo come va. Ma non mi tiro fuori e per il momento credo che proverò a restare davanti. Carapaz doveva essere uno dei leader ed è chiaro che la sua assenza cambierà l’approccio della squadra. La Vuelta è caratterizzata da molte tappe piene di sorprese e di insidie. Non ci si può distrarre nemmeno un giorno e anche se le tappe di montagna sono quelle che potrebbero far segnare le maggiori differenze, ci saranno altri giorni molto duri”.
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MIGUEL ANGEL LOPEZ: “Mancano alcuni grandi nomi, ma ci sono grandi corridori. Ci saranno più opzioni e ci sono grandi possibilità. Spero di migliorare i risultati dello scorso anno. Nei pronostici sono avanti, è normale, ma andiamo con calma a vedere fin dove potremo arrivare. La cronometro sarà individuale un evento importante e spero di non perdere troppo tempo. Poi arriveranno le montagne, con tappe con più di 4000 metri di dislivello e alcuni arrivi oltre i 2000 metri. Credo che ci possa essere terreno per poterci giocare le nostre carte”.
NAIRO QUINTANA: “Sono venuto con una buona squadra, come sempre, e inseme a Valverde spero di giocarci le nostre carte. vedremo come risponde il mio corpo. Spero di essermi ripreso bene dopo il Tour. Naturalmente ci sono ambizioni da podio, sono venuto a lottare per questo: se non fossi stato pronto non sarei venuto. Sto bene e voglio chiudere il ciclo (alla Movistar, ndr) nelle migliori condizioni. Roglic è un corridore completo, superiore nella cronometro. Ma con la squadra dobbiamo vedere come contrastarlo; la cronometro è lunga, dovrò cercare di difendermi”.
PRIMOZ ROGLIC: “So che molti mi considerano il favorito. Non so se lo sono davvero, ma arrivo qui bene e non guardo ai rivali. Penso solo a me stesso e ho una grande squadra, che è quello su cui conto. È stato un peccato non andare al Tour, ma per garantire prestazioni di alto livello in quella gara devi essere molto ben preparato e non ero proprio nelle migliori condizioni. Quindi spero di essere al mio miglior livello ora alla Vuelta“.
ESTEBAN CHAVES: “Spero di poter brillare qui, ma bisogna affrontarla giorno dopo giorno, passo dopo passo. Alla Vuelta ci sono sempre sorprese ed è questo che rende la corsa divertente. Amo anche i tifosi, il clima, il paese, il cibo… praticamente, amo la Spagna! Bisogna approfittare della vita da ciclisti, a volte dimentichiamo che stiamo vivendo il nostro sogno”.
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Foto: Gian Mattia D’Alberto – LaPresse – Comunicato Stampa Rcs