Vuelta a España 2019, Nicholas Roche “Mi hanno detto ieri che potevo prendere la maglia, ma pensavo che fosse impossibile evitare lo sprint”

Nicholas Roche (Team Sunweb) ha storicamente un grande feeling con la Vuelta a España e lo ha confermato anche in quest’edizione appena cominciata. L’irlandese, nel finale della tappa odierna, è andato all’attacco insieme a Nairo Quintana (Movistar), Primoz Roglic (Team Jumbo-Visma), Rigoberto Uran (EF Education First), Fabio Aru (UAE Team Emirates) e Mikel Nieve (Mitchelton-Scott). Benché la vittoria di tappa sia andata a Quintana, Roche, grazie al secondo posto odierno, è riuscito a prendere la maglia rossa, tornando a vestire il simbolo del primato della gara spagnola 6 anni dopo l’ultima volta.

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L’irlandese è rimasto molto sorpreso da questo e a fine tappa ha dichiarato:”Sono veramente contento di aver preso la maglia. Ieri, in squadra, mi era stato detto di provarci, ma pensavo che nella tappa odierna non si potesse scongiurare lo sprint. Quando, però, sull’ultimo GPM ho visto che il ritmo era molto elevato, ho capito che potevo avere una chance. In salita, per la verità, ero molto in difficoltà. Scollinare con corridori di questo calibro è sempre  difficile. Ho dovuto tirare il fiato in discesa e, per fortuna, con gli altri 5 abbiamo trovato subito l’accordo”

Il figlio del grande Stephen Roche, poi, analizza le sue chance di difendere il simbolo del primato “Ho solo due secondi di vantaggio, non un grande gap, ma almeno per le prossime due tappe posso tenerla. Nel 2013 la persi per appena un secondo, spero che non mi accada di nuovo“.

Nicholas, effettivamente, ora ha due frazioni in cui può stare tranquillo, prima dell’arrivo in quota sull’Observatorio Astrofísico de Javalambre, dove difficilmente, invece, riuscirà a mantenere la roja.

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Foto: Twitter Sunweb