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Ciclismo

Vuelta a España 2019, Tao Geoghegan Hart: il capitano del Team Ineos che vuole stupire

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Tao Geoghegan Hart sarà il capitano del Team Ineos alla Vuelta di Spagna che scatterà sabato 24 agosto. Un nome di secondo piano per la corazzata britannica che si presenterà in terra iberica senza i suoi big: Egan Bernal e Geraint Thomas si sono presi un breve momento di pausa dopo la doppietta offerta al Tour de France, Chris Froome è alle prese con il noto infortunio e rientrerà in gara soltanto nel 2020, Pavel Sivakov non si cimenterà in questa corsa a tappe dopo la bella top-10 ottenuta al Giro d’Italia. L’ex Team Sky si affiderà dunque al giovane britannico per la classifica generale, le ambizioni non sono altissime e si cercherà di agguantare un piazzamento tra i primi dieci senza pressioni e particolari aspettative: tutto quello che arriverà sarà guadagnato per una delle squadre più forti del panorama internazionale che ha deciso di non inviare la sua migliore formazione alla Vuelta.

Geoghegan Hart è un 24enne britannico, professionista dal 2017, che in questa stagione ha concluso il Tour of the Alps al secondo posto e ha terminato il Giro di Polonia in quinta posizione mentre si è ritirato al Giro d’Italia dopo la 13esima tappa (quando dovevano ancora arrivare le grandi montagne). Il londinese ha comunque dimostrato durante quest’anno che può essere un valido atleta per la classifica generale, si difende in salita e a cronometro anche se la sua tenuta sulle tre settimane è tutta da provare e soprattutto bisognerà capire come saprà reggere il ruolo di capitano che non è assolutamente di facile interpretazione.

L’alfiere del Team Ineos non dovrebbe tenere testa ai grandi favoriti come Richard Carapaz, Nairo Quintana, Alejandro Valverde, Primoz Roglic, Miguel Angel Lopez e Fabio Aru ma cercherà sicuramente di tenere duro sulle tante ascese offerte da un percorso estremamente complesso e proverà a esplodere in una corsa di tre settimane. Tra i suoi gregari si distinguono soprattutto lo spagnolo David De La Cruz, il colombiano Sebastian Henao, l’olandese Wout Poels, il nostro Salvatore Puccio e il bielorusso Vasil Kiryienka.

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Foto: Lapresse

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