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Basket, Mondiali 2019: Italia-Spagna. Le chiavi tattiche della partita. Limitare Rubio e Gasol, giocare tanto con gli esterni

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Oggi alle 14.30 inizierà l’attesa sfida tra Italia e Spagna. In palio c’è gran parte dell’accesso ai quarti di finale, gli azzurri sanno di non poter sbagliare, una sconfitta li estrometterebbe definitivamente dalla corsa al successo finale. La squadra mi coach Meo Sacchetti si troverà davanti ad una delle grandi formazioni del Vecchio Continente, in grado di vincere medaglie pregiate in ogni competizione: Mondiali, Olimpiadi ed Europei. Insomma, la tavola è apparecchiata per uno show di altissimo livello in cui gli azzurri vogliono essere protagonisti attivi.

La selezione spagnola è allenata da coach Sergio Scariolo, nativo di Brescia con un lungo passato nelle squadre di club italiane. Conosce alla perfezione gli azzurri che già negli Europei 2015 gli fecero un brutto screzio, battendolo in una delle serate più belle degli ultimi anni azzurri, speriamo che questo si possa ripetere. Il tecnico italiano ha comunque tra le mani una squadra molto simile a quella di quattro anni fa ed ecco perché la partita di oggi ha tutto per essere definita rivincita.

I pilastri della squadra iberica hanno identità ben precise, ovvero a dire Ricky Rubio, playmaker dei Phoenix Suns in Nba, e Marc Gasol, fresco vincitore del titolo americano con i “suoi” Toronto Raptors. Limitare questi due formidabili giocatori vorrebbe dire essere un passo avanti nella conquista del successo. Attenzione soprattutto alle penetrazioni di potenza del primo e alla fisicità del secondo che, dall’alto dei suoi 215 cm, potrebbe dare molto fastidio al pacchetto di lunghi azzurri.

Dall’altra parte del campo, sarà fondamentale l’uso dei piccoli con giochi rapidi e se possibile in uscita dai blocchi. Proprio in queste situazioni nelle prime uscite di questo Mondiale 2019 gli iberici hanno sofferto oltremodo lasciando spessa volte tiri con largo spazio agli avversari e la partita con il modesto Iran lo dimostra a gran voce. Attenzione però anche al gioco con i lunghi, spesso e volentieri l’area Spagnola è libera. Questo avviene perché coach Scariolo ha chiaramente fatto intendere di non voler cambiare sui blocchi.

In quella magica serata del 2015, l’Italia vinse grazie alle sue splendide individualità, abbondarono i punti di Gallinari, Belinelli e Bargnani. Oggi la squadra ha un’altra faccia, ma lo stesso obiettivo: vincere. Ed ecco che diventeranno decisamente utili alla causa, le giocate di quei due che vogliono prendersi definitivamente un posto nei ricordi dei tifosi azzurri. Sono loro che devono trascinare questa squadra al successo; con le loro giocate, con il loro talento e soprattutto con la personalità. Questi due non sono chiavi tattiche da mettere in conto, bensì giocatori che devono illuminare nelle partite che contano, come solo i grandi sanno fare.

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francesco.zambianchi@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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