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Atletica, Mondiali 2019: Jacobs e Tortu, serve l’impresa per la finale dei 100 metri. Gli italiani sognano la magia

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Marcell Jacobs e Filippo Tortu vanno a caccia della finale dei 100 metri ai Mondiali 2019 di atletica leggera, si preannuncia un sabato di fuoco per gli azzurri, che proveranno a giocarsi tutte le loro carte nelle semifinali in programma a partire dalle ore 17.45. Serve un’autentica impresa per conquistare uno degli otto posti a disposizione per l’atto conclusivo sulla distanza regina, a Doha bisognerà correre ai massimi livelli e servirà verosimilmente scendere sotto i 10” per sperare di agguantare il pass.

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Marcell Jacobs è piaciuto moltissimo in batteria, ha corso in 10.07 impressionando sul lanciato e nel finale, ha fatto capire di essere in ottima forma nonostante i 40 giorni di assenza dalle gare a causa di un problema fisico e insegue una clamorosa impresa. Il 25enne scatterà in settima corsia nella prima semifinale, ricordiamo che i primi due classificati delle tre semifinali e i due migliori tempi accedono alla finale. L’italo-statunitense deve davvero superarsi: dando per scontato che vincerà lo statunitense Chris Coleman, l’azzurro se la dovrà vedere col britannico Adam Gemili (10.04 di stagionale, 9.97 di personale), col giapponese Abdul Sani Brown (9.97 di personale), col brasiliano Paulo Camilo De Oliveira, che ha impressionato in semifinale (10.02 quest’anno), e col canadese Aaron Brown (9.96 nel 2019), mentre il cinese Su Bingtian e l’olandese Taymir Burnet non incutono parecchi timori.

Filippo Tortu non ha invece convinto all’esordio in questa rassegna iridata, ha corso in 10.20 faticando in partenza e non impressionando sul lanciato: il velocista brianzolo deve assolutamente alzare il proprio livello se vorrà essere minimamente competitivo e puntare alla finale, che è il suo grande obiettivo stagionale. Il 21enne ha bisogno di avvicinare il suo record nazionale (9.99 lo scorso anno) se vorrà giocarsela, partirà nella sfavorevole nona corsia e gli avversari sono di lusso: spiccano il sudafricano Akani Simbine (9.93 quest’anno), il veterano Michael Rodgers (9.97 nel 2019), oltre al britannico Zharnel Hughes ed al francese Jimmy Vicaut, senza sottovalutare il solido Tyquendo Tracey, il giapponese Yoshihide Kiryu e l’ivoriano Arthur Cissé.

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Foto: FIDAL/Colombo

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