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Atletica, Mondiali 2019: la mina vagante Davide Re. Tra i migliori in Europa, cerca la finale nei 400 metri
Davide Re vuole provare a scrivere una pagina indelebile di storia dell’atletica italiana. Mai nessun azzurro, infatti, ha centrato una finale olimpica o mondiale nei 400 metri piani maschili e l’atleta di Imperia ci può provare a Doha, al termine della migliore stagione della sua carriera. Una stagione che lo ha visto ritoccare il record italiano a Le Chaux de Fonds con uno splendido 44″77, che lo ha reso il primo italiano a scendere sotto i 45″ nel giro di pista.
Davide Re si è fatto trovare pronto al momento giusto anche in Polonia nella finale del campionato europeo a squadre (la vecchia Coppa Europa) dove ha ottenuto un doppio successo, dominando la gara individuale dei 400 e trascinando la staffetta 4×400 ad una vittoria storica. Una ventina di giorni fa l’atleta ligure si è preso anche la soddisfazione di centrare il terzo posto nella gara di Minsk, nella prima giornata del match Europa-Usa, vinto poi dalla compagine europea. Insomma, manca solo la ciliegina sulla torta della finale mondiale all’azzurro, in una gara che si preannuncia piena di rivali di altissimo livello.
Re ha dimostrato di essere cresciuto quest’anno sia dal punto di vista fisico (pochissimi i contrattempi e ottima invece la preparazione), sia soprattutto dal punto di vista della personalità e della gestione della gara. I risultati ottenuti quando partiva con i galloni del favorito nelle gare europee stanno a dimostrare la mentalità acquisita dall’azzurro che a Doha potrà sfruttare anche il fattore sorpresa, visto che non parte fra i favoriti e i fari non saranno certo puntati su di lui.
Per compiere l’impresa e conquistare la finale, Davide Re dovrà mettersi alle spalle qualcuno fra i grandi protagonisti stagionali della specialità. Non ci sarà il primatista mondiale e campione uscente, il sudafricano Van Niekerk, ma i campioni non mancheranno di certo, a partire dai due statunitensi che guidano le graduatorie stagionali, Michael Norman e Fred Kerley, che sono i due grandi favoriti per i primi due posti sul podio, accompagnati dagli altri due rappresentanti statunitensi, Nathan Strother (44″29 di personale) e Vernon Norwood (44″40 di personale). Uscendo dagli USA l’atleta più accreditato è il bahamense Steven Gardiner, argento mondiale uscente, detentore del terzo crono stagionale al mondo e imbattuto quest’anno, ma attenzione anche al giamaicano Akeem Bloomfield, al campione olimpico di Londra 2012 Kirani James delle Isole Grenadine, a Machel Cedenio di Trinidad e Tobago, al norvegese Karsten Warholm, ad Abderrahman Samba della Mauritania, al kenyano Emmanuel Korir, al colombiano Anthony Zambrano e ai giamaicani Demish Gaye e Nathon Allen.
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Foto: FIDAL / Colombo