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Atletica, Mondiali 2019: l’Italia fatica a decollare, eliminazioni a distanze siderali dagli stagionali e prestazioni opache

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Cinque italiani in gara (quattro in batteria, uno in semifinale), solo uno ha superato il turno (e tra l’altro tramite ripescaggio). Giornata complicata per la nostra Nazionale impegnata ai Mondiali 2019 di atletica leggera, a Doha si fa terribilmente fatica: la finale di Filippo Tortu sui 100 metri e il bronzo di Eleonora Giorgia nella 50 km di marcia sono per il momento le uniche gioie, per il resto troppe eliminazioni e nessuna prestazione degna di nota. Nella capitale del Qatar il tricolore stenta a sventolare salvo un paio di eccezioni di assoluto rilievo, davvero troppo poco per il nostro movimento quando ci avviciniamo al giro di boa della rassegna iridata. Domani scenderanno in pista pezzi grossi come Gianmarco Tamberi e Davide Re impegnati tra qualificazione dell’alto e batterie dei 400, ma questo lunedì ha regalato davvero pochi sorrisi.

Non sono tanto le eliminazioni a fare notizia ma il modo in cui sono arrivate, con prestazioni lontanisissime da primati personali e stagionali, non dando mai l’impressione di essere al top della forma e sembrando quasi sconfortati alle interviste di rito. Gloria Hooper ha corso i 200 metri in 23.33 (personale di 22.89 datato 2016, stagionale di 23.16), Maria Benedicta Chigbolu si è fermata a 52.63 sui 400 metri a praticamente un secondo di distacco dallo stagionale (51.69, il personale è il 51.67 del 2015), Fausto Desalu ha corso la semifinale dei 200 metri in un altissimo 20.73 ad addirittura 6 decimi dal personale siglato lo scorso anno agli Europei quando divenne il secondo italiano più veloce di sempre alle spalle soltanto di Pietro Mennea (nel 2019 annovera comunque un 20.26), eliminato anche Lorenzo Perini sui 110 ostacoli dove invece è arrivato il passaggio del turno da parte di Hassane Fofana (13.49, a cinque centesimi dal personale).

Ogni Mondiale sembra la fotocopia di quello precedente (almeno negli ultimi 15 anni). Al momento l’Italia ha raccolto soltanto una medaglia (tra l’altro in prova non olimpica) e due piazzamenti tra i primi otto (8 punti nella speciale classifica). Ora bisogna invertire la rotta, già a partire da domani con Tamberi, Re e Claudio Stecchi nella finale dell’asta in attesa di Massimo Stano nella 20 km di marcia. La situazione non è certamente delle più rosee, il Presidente Alfio Giomi aveva parlato di “anno d’oro dell’atletica leggera italiana” ma serve qualcosa in più e speriamo che la regalino gli azzurri impegnati nella seconda parte della rassegna iridata.

 

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