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Atletica, Mondiali 2019, maratona femminile: Sara Dossena speranza azzurra nella bollente notte di Doha

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È inutile nascondersi dietro a un dito, dici “maratona” e subito la mente corre verso importanti pagine di storia sportiva italiana. Questa specialità, sempre più dominata dagli atleti africani, ha spesso regalato autentici “sussulti azzurri” che ci hanno fatto sobbalzare dal divano, spingendoci ad accompagnare mentalmente gli ingressi trionfali dei nostri atleti negli stadi. Nelle ultime rassegne iridate le gare su strada sono state le uniche discipline in grado di “smuovere” il nostro medagliere, viene naturale quindi, ancora una volta, porre le nostre speranze proprio in queste ultime.

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Sono consapevoli di tutto ciò Sara Dossena e Giovanna Epis che proveranno, oggi (inizio gara 23.59, 22.59 in Italia), a vivere e farci vivere la magia delle mille e una notte conquistando un posto sul podio a Doha. Per la prima volta quindi i Mondiali si terranno in Medio Oriente e in un periodo non consueto per le manifestazioni più importanti dell’atletica internazionale. Da sempre Olimpiadi, Europei e Mondiali si tengono ad agosto, ma lo strapotere economico del Qatar, già palesato per l’assegnazione del massimo evento calcistico del pianeta, ha avuto la meglio. Per salvaguardare la salute degli atleti, viste le altissime temperature estive qatariote, si è deciso di farli svolgere in autunno. Altra novità è rappresentata anche dall’orario, lo start è previsto infatti per mezzanotte e ciò contribuisce a rendere ancora più incerto l’eventuale esito della gara.

Quanto rende con il buio e la luce artificiale un’atleta? Gli africani sforneranno una prestazione comunque ad alti livelli o risentiranno di tutte queste novità? Notizia degli ultimi giorni è che, in questo momento, la sera a Doha ci sono circa 50° con tasso di umidità alle stelle. Da qui sono partite una serie di voci sull’annullamento di tutte le corse su strada previste da programma. Di ufficiale non c’è nulla e quindi al momento è tutto confermato. Circa settanta atlete si sfideranno sotto le luci artificiali del circuito cittadino sviluppato lungo la Corniche di Doha, che collega la baia della capitale con lo skyline del centro città.

Sara Dossena, molto attiva sui social, è davvero amata e seguita dalla gente che, negli ultimi due anni, ha visto l’atleta sfornare prestazioni davvero eccellenti. Capace di correre in 2h24’00’’ a Nagoya in marzo quest’anno, si è fatta conoscere dal mondo per i sesti posti ottenuti agli Europei di Berlino 2018 e nella maratona di New York 2017. L’atleta bergamasca, viste le condizioni climatiche particolari e il mescolarsi continuo di numerosi fattori di gioco, potrebbe ambire a qualcosa di veramente concreto. L’altra azzurra in gara, la veneziana Giovanna Epis, è diventata negli ultimi anni un’atleta molto più performante rispetto al passato, ma in confronto a Sara Dossena sembra essere qualche passo indietro, con un primato personale di 2h29’11’’ firmato a Rotterdam lo scorso aprile.

Se in ambito maschile da diversi decenni l’Africa la fa da padrona, così non è per ciò che riguarda le donne. Il primo successo di matrice africana ai Mondiali risale infatti a Parigi 2003, cinque in totale i successi di atlete del Continente Nero. La campionessa iridata in carica (Londra 2017) è la bahreinita Rose Chelimo, che completa le fila della sua Nazionale insieme a Chumba, Eshete e Mokonin, tre altre “big”. Lo squadrone kenyano sarà invece composto dall’attuale numero uno del ranking mondiale Ruth Chepngetich, Visiline Jepkesho e la quarantenne Edna Kiplagat, due volte medaglia d’oro nonché argento uscente. Chi non teme rivali e in Qatar vuole fare sul serio, è l’Etiopia, che ha convocato le stelle Aga, Demise e Dereje.

Da tenere d’occhio anche la namibiana Helalia Johannes. Possibili outsider per l’Europa potrebbero essere l’israeliana Lonah Salpeter, vincitrice della maratona di Firenze 2018, la bielorussa Mazuronak (campionessa continentale) e la britannica Purdue. Per usare un termine cinematografico, potremmo quindi dire che a Doha sarà presente un cast stellare, con atlete in grado di correre tempi incredibili, compresi tra le 2h17’ e le 2h25’. Come spesso capita, nei grandi eventi, il cronometro non è tutto e sarà importante capire come le atlete gestiranno la gara, che ritmo potranno effettivamente tenere viste le alte temperature. La maratona è da sempre una delle discipline sportive più affascinanti, per storia e tradizione, ma anche delle più temute, la notte afosa del Qatar la rende ancora più complicata e dall’esito incerto. L’abbondanza di talento sul campo rende poi il tutto ancora più interessante. Chi trionferà alla fine? Per avere una risposta non ci resta che attendere lo start della gara.

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