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Basket, Mondiali 2019: il Porto Rico ai raggi X. David Huertas il miglior marcatore della squadra allenata da Eddie Casiano

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Sarà l’ultimo avversario, in una partita ormai valevole solo per la classifica dal 9° al 16° posto, dell’Italia in questi Mondiali di Cina 2019: si tratta di Porto Rico, che ha guadagnato l’accesso alla seconda fase battendo Iran (con tiro a sette decimi dalla fine di Javier Mujica) e Tunisia, perdendo invece con la Spagna. Anche per i portoricani il discorso iridato è virtualmente già chiuso, a causa del -43 rimediato dalla Serbia (90-47).

L’Italia ricorda bene l’allenatore di Porto Rico: è Eddie Casiano, che fece parte del roster tanto nei Mondiali 1998 quanto in quelli 2006, in due confronti che gli azzurri vinsero in un caso per andare ai quarti di finale, nell’altro per andare agli ottavi da seconda del girone. Fu lui, inoltre, a mettere a segno 18 punti con 4/4 da tre nello storico successo portoricano su Team USA alle Olimpiadi di Atene 2004, il primo di tre rovesci che condannarono gli americani alla medaglia di bronzo.

Sul campo il principale terminale offensivo è David Huertas, 15 punti di media nella rassegna iridata a confermare quello che fa in genere durante la stagione, con i Capitanes de Arecibo. Il meglio l’ha dato contro l’Iran, in una partita che ha chiuso a quota 32 punti con 8/12 da due e 5/7 da tre. Sul fronte difensivo, invece, è Renaldo Balkman, trentacinquenne con un accettabile passato in NBA e tornato nella selezione nazionale dove mancava dal Preolimpico 2016, a farsi temere, con la sua media stoppate di 1.8 a gara, anche se di punti a partita ne segna 7.8. Nel roster c’è anche il nuovo innesto dei Sacramento Kings Isaiah Pineiro, che però non sta viaggiando a grandissime medie: 6 punti e 2.8 rimbalzi in 15 minuti di impiego. Poca fortuna anche per Gian Clavell, che radio mercato afferma esser stato cercato da Cantù, che avrebbe ricevuto un secco no: la sua sola partita di livello è stata quella con la Spagna (13 punti). Da tenere d’occhio le doti di passatore di Gary Browne, che smazza 5 assist a incontro.

La produzione offensiva non è esattamente la qualità migliore di questa squadra, dal momento che è al 29° posto nella classifica delle più prolifiche con una media di 65 punti a gara, al netto dell’influenza che ha la sconfitta contro la Serbia in questa statistica. Paradossalmente, si tratta della miglior formazione per percentuali dalla lunetta tra tutte le partecipanti ai Mondiali, con l’85.7% nelle quattro gare giocate.

In generale, appare una formazione tutto sommato inferiore all’Italia, che parte favorita per lasciare Wuhan e la Cina con un successo.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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