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Basket, Mondiali 2019: le statistiche dell’Italia dopo la prima fase. Bene il tiro da 3, attenzione ai liberi

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L’Italia ha raggiunto il suo obiettivo: il passaggio alla seconda fase dei Mondiali di basket 2019. Lo ha fatto battendo con una certa facilità Angola e Filippine, prima di arrendersi definitivamente allo strapotere della Serbia. I prossimi impegni vedranno Datome e compagni fronteggiare la Spagna e Porto Rico, per l’accesso ai quarti di finale servono due vittorie.

I ragazzi di coach Sacchetti hanno saputo sfruttare le prime due partite piuttosto abbordabili per creare una solida struttura di gioco e uscire con percentuali davvero notevoli. Riuscire a tener testa per 25′ ad una corazzata come quella serba, per la nazionale di questi tempi non è affatto male. Ora servirà una prestazione super per cercare il passaggio del turno nei confronti di una Spagna si forte, ma sicuramente lontana da quella ammirata fino a qualche tempo fa.

Nello specifico gli azzurri hanno chiuso le tre partite del gruppo D, con un ottimo 43.67% al tiro dalla distanza. Questo era uno di quegli aspetti molto altalenanti durante la fase di preparazione che ha, invece, trovato una certa stabilità nelle prime tre uscite cinesi. Un fondamentale di rara importanza nel gioco degli azzurri che di fatto creano davvero tanti tiri aperti dalla distanza. Altrettanto lodevole il 57.73% totale al tiro da 2 punti, una soluzione non troppo cara agli italiani che prediligono lo scarico per gli esterni.

Decisamente migliorabile la percentuale dei tiri liberi. I rappresentanti del Bel Paese sono rimasti spesso sotto il 70% e questo aspetto è risultato decisivo soprattutto nella partita più importante, quella con la Serbia. In vista della grande sfida contro la Spagna sarà fondamentale trovare continuità da tutti gli effettivi, anche perché quelli maggiormente in difficoltà nella sfida alla Serbia sono stati i più insospettabili Belinelli (2/6) e Gallinari (6/10).

A livello individuale spiccano, per qualità, i minuti di Danilo Gallinari che in questo momento è il miglior marcatore azzurro con un lodevole 16.3 di media. Dopo di lui si attestano Marco Belinelli, con il 13.7, e Daniel Hackett con 10.9 di media. Ottimo anche l’impatto di Jeff Brooks che è secondo solo a Gallinari in termine di valutazione, ovvero l’insieme di tutti i fattori statistici. Pesano in maniera piuttosto importante 5.7 rimbalzi di media a partita. Marco Belinelli, invece, in questo inizio di Mondiali ha illuminato il gioco italiano con ottimi assist e in questo momento è il migliore in questo fondamentale con una media di 3 a partita.

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francesco.zambianchi@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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