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Basket, Mondiali 2019: l’Italia può credere nella qualificazione ai quarti! Decisiva la Spagna, facendo il tifo per la Serbia…

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Spagna e Porto Rico. Sono queste le avversarie che l’Italia dovrà affrontare nel secondo girone dei Mondiali, in quel di Wuhan, il 6 e 8 settembre. Prima arriva la sfida con gli iberici di coach Sergio Scariolo, tradizionali avversari in molte delle ultime edizioni degli Europei, nonché dei due trionfi continentali del 1983 e 1999, poi quella con i portoricani, affrontati nel 1998 (c’era Eddie Casiano, che oggi è allenatore dei suoi connazionali) e nel 2006 proprio nella rassegna iridata.

La sfida più importante, chiaramente, sarà quella contro gli spagnoli, che sono arrivati primi senza convincere nel girone C, dal momento che dopo un esordio roboante contro la Tunisia (101-62) hanno sofferto molto più del dovuto contro Porto Rico (73-63 con allungo vero e proprio solo nel terzo quarto) e Iran (73-65, ma con Haddadi e compagni rimasti nella partita fino all’ultimo minuto). Di fatto, è come se quella di venerdì alle 14:30 fosse una sfida a eliminazione diretta per gli azzurri: vincendo, potrebbero continuare a sperare a patto di battere Porto Rico (che non è squadra da sottovalutare per livello dei giocatori e capacità di non mollare neppure per un attimo), mentre perdendo potrebbero soltanto inserirsi in una posizione tra la nona e la sedicesima, terminando in ogni caso il viaggio in Cina domenica alle 10:30.

Le stesse due squadre, in ordine inverso, saranno affrontate dalla Serbia, che ha avuto bisogno di tre quarti per venire a capo in maniera completa dell’Italia, sebbene abbia comandato per quasi tutto il match. Gli uomini di Sasha Djordjevic, che appaiono letteralmente in missione, sono coloro sui quali gli azzurri fanno affidamento in caso di successo sulla Spagna, perché se gli iberici uscissero sconfitti anche dalla sfida contro i balcanici si aprirebbero con certezza le porte dei quarti di finale per la Nazionale di Meo Sacchetti. Una prospettiva, questa, che non si fa nemmeno troppa fatica a immaginare possibile, perché l’obiettivo serbo non è pensare a chi togliere di mezzo tra Spagna e Italia, ma vincere, convincere e dimostrare che le dichiarazioni precedenti l’inizio del torneo di coach Djordjevic (“Loro giocano la loro pallacanestro, noi la nostra, e se dovessimo incontrarci che Dio li benedica“) non sono dette a caso. Stiamo parlando, del resto, dell’unica squadra che, tra preparazione e Mondiali, non ha ancora perso una singola gara.

L’Italia, dunque, può giocarsi le sue fondate speranze in caso di vittoria con la Spagna, ancor più se con un buon margine di vantaggio. Nel caso in cui riuscisse a trovare un piazzamento tra le prime otto del mondo, a quel punto l’incrocio sarebbe con il girone che si è formato, per ironia della sorte, a Foshan, dove fino a oggi hanno giocato gli azzurri, con Polonia, Venezuela, Russia e Argentina (proprio queste ultime due appaiono favorite per il passaggio del turno). Tornare ai quarti a 21 anni di distanza dall’edizione di Grecia 1998, con tutto quello che è accaduto prima di questi Mondiali, sarebbe un gran bel traguardo per la Nazionale.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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