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Basket, Serie A 2019-2020: Fortitudo Bologna, Virtus Roma e Treviso, il tris nobile dei grandi ritorni

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Fortitudo Bologna, Virtus Roma, Treviso. C’è stato un periodo nella storia del basket italiano, tra il 2003 e il 2006, in cui erano queste tre le formazioni più in vista, in genere assieme a una quarta, che poteva essere Siena, Milano o Napoli. Tutte hanno vissuto anni difficili, ma pochi mesi fa, nel breve volgere di nemmeno tre mesi, si sono tutte riappropriate del palcoscenico che meritano: la Serie A.

31 marzo 2019. Con la vittoria per 91-79 su Ferrara, contrassegnata da una grande prestazione di Kenny Hasbrouck, la Fortitudo vince il girone Est di Serie A2 e si riprende il palcoscenico che l’ha vista vincere due scudetti e disputare altre otto finali scudetto, oltre alle finali europee in Coppa Korac nel 1977 e in Eurolega nel 2004 e alle due Supercoppe Italiane vinte. La sapiente guida di Antimo Martino, che si è fatto le ossa da vice a Roma e poi da capo allenatore a Ravenna, è parte fondamentale per la gestione di una squadra apparentemente invincibile per la serie cadetta, nella quale a un certo punto arriva pure Carlos Delfino. Fino al momento della festa dentro e fuori dal PalaDozza, sono solo tre le sconfitte (più quella della finale di Coppa Italia di A2) che caratterizzano il cammino dell’Aquila.

Un cammino simile, quasi senza patemi, pone fine a 10 anni terribili per la storia della società. Retrocessa nell’allora LegaDue nel 2009, dopo un finale di partita da brividi a Teramo, la F disputa la Serie A dilettanti (l’odierna B) a causa di problemi legati a pendenze economiche: promossa a Forlì dopo un celebre tiro di Matteo Malaventura, di nuovo è respinta dalla Com.Te.C l’iscrizione in LegaDue, con annessa radiazione due anni più tardi. Dopo varie vicende, nel 2013 la Fortitudo si riprende il codice di affiliazione alla FIP numero 103, mettendoci due stagioni a salire dalla B all’A2. Dopo una finale persa con Brescia e due semifinali finite senza vittoria con Trieste e Casale Monferrato, alla fine l’Aquila è tornata a volare sulla A: la giocheranno quattro protagonisti del salto, e cioè Maarty Leunen, Stefano Mancinelli, Daniele Cinciarini e Matteo Fantinelli.

20 aprile 2019. Ci sono più di cento tifosi della Virtus Roma al PalaBorsani di Castellanza per vivere il momento del ritorno in Serie A. La partita contro Legnano è sofferta, l’ex Anthony Raffa non molla mai, ma la coppia Amar AlibegovicHenry Sims porta a compimento quell’83-88 che vale la vittoria del girone Ovest. E’ la fine di quello che in tanti hanno vissuto come un autentico incubo (nella finale di A2 sarebbe infatti apparso al Palazzo dello Sport lo striscione “Incubo terminato”). La portata di quanto fatto dagli uomini di Piero Bucchi, guidati tra gli altri da Nic Moore, Tommaso Baldasso e Aristide Landi, si spiega così: tre squadre del girone Ovest su quattro arrivano fino alle semifinali dei playoff promozione. Tornano in Serie A uno scudetto, una Coppa dei Campioni (l’odierna Eurolega), una Coppa Intercontinentale, una Supercoppa Italiana e due coppe Korac.

L’annata chiude un periodo davvero travagliato per i capitolini. A luglio 2015 difficoltà economiche spingono il presidente Claudio Toti a chiedere e ottenere l’autoretrocessione in A2, ma nella stagione succede di tutto, cambiano due allenatori e la retrocessione in B viene scongiurata solo all’ultimo turno di playout grazie allo sforzo in panchina di Riccardo Esposito. L’annata seguente rischia di non iniziare per un ritardo nei pagamenti dell’iscrizione frutto di un malinteso con la FIP, riconosciuto dal CONI che accoglie il ricorso della Virtus. Sul campo arrivano i playoff promozione. Nel 2017-2018 di nuovo problemi, stavolta in campo: tra mille difficoltà arriva la salvezza al primo turno di playout. Da qui ricomincia tutto: si torna al Palazzo dello Sport dell’Eur, squadra che fa perno sugli americani e su chi c’è da più tempo (Baldasso, Landi e il capitano silente, ma importante, Massimo Chessa), obiettivo risalita conquistato.

17 giugno 2019. L’Universo Treviso Basket, sponsorizzata da anni De’ Longhi, vince i playoff promozione in casa di una coriacea Capo d’Orlando, rimasta a un certo punto a lottare senza ben quattro giocatori per infortuni vari, e si prende la sua prima apparizione in Serie A dopo aver idealmente raccolto il testimone dalla Pallacanestro Treviso di epoca Benetton. La squadra non va subito al piano superiore solo per la presenza della Fortitudo nel girone Est, permettendosi comunque di batterla in finale di Coppa Italia di categoria con l’aggiunta di David Logan, che in A2 fa quel che vuole. Nei playoff promozione la strada è a volte sofferta, Trapani e una straordinaria Treviglio reggono fino a gara5 e a gara4 rispettivamente nel primo turno e in semifinale, ma alla fine l’attesa scalata arriva.

Il percorso di Treviso, rispetto a quelli sopracitati, è diverso: nel 2012 Gilberto Benetton annuncia il disimpegno dal basket di vertice, volendo continuare solo con le giovanili. Il consorzio Universo Treviso cerca di raccoglierne l’eredità, ma l’iscrizione al campionato 2012-2013 viene negata. Nessun problema: si parte dalle serie minori, già allora con l’apporto della De’ Longhi, con Paolo Vazzoler presidente e Riccardo Pittis a garantire per il progetto. In breve tempo arriva il ritorno in A2, prima nella sua divisione Silver-Gold e poi in quella Est-Ovest. In quest’ultimo caso Treviso viene fermata per due volte dalla parte biancoblu di Bologna e, nell’annata 2017-2018, da Trieste. Poi arriva la gioia, ancora maggiore perché accanto c’è il popolo del PalaVerde che non smette mai di sostenere la nuova realtà, comprendendone la bontà. Oltre a coach Max Menetti e Logan, restano praticamente tutti gli italiani (Lorenzo Uglietti, Davide Alviti, Amedeo Tessitori, Matteo Imbrò, Luca Severini, Matteo Chillo e Manuel Saladini per la quota giovane).

Queste tre squadre, nel frattempo, hanno avuto modo di affrontarsi tra loro più di una volta. Fortitudo e Treviso lo hanno fatto regolarmente nel girone Est di A2 e nei playoff, oltre che in Coppa Italia di categoria. La Virtus Roma ha avuto modo di affrontare queste squadre quattro volte: Treviso in un’occasione (Coppa Italia di A2 2017, con rimonta trevigiana da -9 nel finale), Fortitudo in tre (Coppa Italia di A2 2019 e finale di A2 2019, utile solo per decretare la vincente del campionato cadetto, nel caso i biancoblu). Adesso si ritroveranno tutte là dove è più giusto che stiano. In Serie A.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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