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Basket, Serie A 2019-2020: le stelle del Campionato. Teodosic, Mack e Rodriguez capeggiano un torneo da tempo mai così ricco

Pubblicato

5 anni fa

24 Settembre 2019

Parte stasera, con l’anticipo tra Pesaro e Fortitudo Bologna, un campionato di Serie A che vede l’arrivo di grandi stelle e un livello di alta qualità che non si vedeva da molti anni. Cominciando dagli stranieri, sono soprattutto tre le superstar che approdano in Italia. In primis Milos Teodosic, 32enne serbo che può far tornare grande la Virtus Bologna: grandissimo assistman, proviene dai Los Angeles Clippers, nei quali ha però trascorso due anni segnati dagli infortuni, in precedenza è stato quattro stagioni all’Olympiacos Pireo e poi soprattutto sei al CSKA Mosca, con cui ha vinto l’Eurolega tre anni fa. Unico neo, si fa per dire: salterà le prime due partite contro Roma e Pistoia.

Milano si è accaparrata Shelvin Mack e Sergio Rodriguez, il primo, 29enne play uscito dal college di Butler, è reduce da otto anni più continuativi in NBA in cui ha giocato in sette franchigie, l’ultima i Charlotte Hornets; il secondo, 33enne spagnolo, anche lui play, è stato anche lui in NBA dal 2006 al 2010 e poi anche nel 2016-2017, l’ultimo anno a Philadelphia, ma può vantare due trionfi in Eurolega, una col Real Madrid nel 2015 e una col CSKA quest’anno. Con la nazionale non ha giocato gli ultimi Mondiali ma ha vinto l’oro iridato nel 2006.

Nessun arrivo importante a Venezia, a parte Jeremy Chappell, che da Brindisi doveva andare ad Avellino ma gli irpini sono stati esclusi dal campionato per il crac finanziario. I campioni d’Italia comunque vantano un terzetto formato da Austin Daye, Mitchell Watt e Michael Bramos, che garantiscono qualità soprattutto se Daye non va fuori di testa come nella finale di Supercoppa. A Sassari sono arrivati da Milano Curtis Jerrels, tricolore nel 2014 e nel 2018 con le scarpette rosse, e dal Lokomotiv Kuban Krasnodar Jamel McLean, anche lui ex Olimpia (un titolo vinto nel 2016), attenzione anche al centrone croato Miro Bilan, ingaggiato dal Villeurbanne.

Cremona, sempre guidata dalla grande esperienza di Travis Diener, ha confermato (e ci mancherebbe) Wesley Saunders, Brindisi ha fatto lo stesso con Adrian Banks e John Brown. Passando a due delle tre squadre storiche che finalmente tornano nella massima serie, Roma e Treviso hanno preso rispettivamente Jerome Dyson e il 37enne David Logan, vincitori dello scudetto a Sassari nel 2015. I primi due realizzatori dell’ultima regular season, Frank Gaines (20,3) e James Blackmon (19,7) passano rispettivamente da Cantù alla Virtus Bologna, il secondo da Pesaro a Trento.

Gli italiani. Ovviamente i più famosi giocano all’estero, da Danilo Gallinari a Marco Belinelli a Gigi Datome a Daniel Hackett a Nicolò Melli, abbiamo perso anche Diego Flaccadori, passato da Trento al Bayern Monaco, e Achille Polonara, da Sassari al Saski Baskonia. Per quelli che sono rimasti in Italia, per qualcuno sarà la stagione della verità come Stefano Tonut, che a Venezia partirà nello starting five, e Amedeo Della Valle, confermato da Milano. A proposito dell’Olimpia, tra quelli che hanno cambiato casacca ci sono Simone Fontecchio, che ha scelto Reggio Emilia perché nelle scarpette rosse era chiuso, e Pietro Aradori, scaricato dalle V Nere e passato ai “cugini” della Fortitudo, la terza delle squadre storiche che tornano nel palcoscenico nazionale più importante.

E’ tornato in Italia Michele Vitali, che ha lasciato Andorra per Sassari. Poi ci sono quelli che hanno giocato i Mondiali: Ariel Filloy, approdato a Venezia da Avellino, Paul Biligha, che ha lasciato i lagunari per Milano, Jeff Brooks, rimasto all’Olimpia, Luca Vitali, fratello maggiore di Michele, e Awudu Abass, entrambi rimasti a Brescia, e Amedeo Tessitori, salito in Serie A con Treviso, mentre Alessandro Gentile è ancora in attesa di un ingaggio. Infine c’è il ritorno di una stella assoluta in panchina: Ettore Messina, vincitore di quattro Euroleghe in carriera e reduce da cinque anni da vice di Gregg Popovich ai San Antonio Spurs.