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Basket, Serie A 2019-2020, prima giornata: Cantù espugna Brindisi, vincono Milano e Sassari, Venezia si salva nel finale

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Arriva la prima grande sorpresa della Serie A 2019-2020 nel quartetto di incontri di questa sera: Cantù esordisce espugnando il campo di Brindisi, che dunque stecca l’esordio al PalaPentassuglia. Brividi anche per Venezia, che solo nel finale si salva contro Trieste, mentre vincono con maggior tranquillità Milano e Sassari in quella che si può a ragione definire la notte delle squadre in trasferta. Andiamo a vedere tutto questo nel dettaglio.

UMANA REYER VENEZIA-PALLACANESTRO TRIESTE 78-73
Tanti brividi per l’esordio stagionale di Venezia, che sembra ormai abituata ai finali da brivido. Partenza convincente degli ospiti, che respingono subito il primo tentativo di fuga della Reyer e, grazie a otto punti di Justice, sono avanti 11-14 dopo 6 minuti. Dopo il 12-16 di Mitchell, sono Bramos, Udanoh e Filloy a portare la Reyer sul 19-16 a fine primo quarto. Venezia prova a scappare con Udanoh e De Nicolao, va sul +7 (23-16), ma subisce la furia del duo Mitchell-Elmore e finisce sotto 28-34. Tonut segna sulla sirena in contropiede: all’intervallo è 30-34. Watt e Bramos indicano che la Reyer torna in campo con un altro piglio, ma Trieste non molla e si riprende, ancora con Justice ed Elmore, il vantaggio (40-41). La formazione giuliana resta avanti (47-50) con tanto Fernandez, ma Venezia risponde con un 7-2 che porta la firma di Bramos (sontuoso con 25 punti) e Chappell. Justice è ancora inarrestabile, a tre secondi dalla fine del terzo periodo Chappell commette antisportivo a rimbalzo, Cooke segna i due liberi e gli ultimi 10 minuti si aprono sul 55-59. Justice, Cooke (gran schiacciata) ed Elmore scrivono il 58-66 ospite, ma i giuliani non allungano ulteriormente, pagando più di un errore a due minuti dalla fine, quando Daye firma il -2 casalingo (69-71) e quando, meno di 60 secondi più tardi, Tonut spara la tripla del sorpasso. Mitchell risponde da sotto, poi si vede sanzionato un antisportivo su Watt che segna entrambi i liberi e poi trova velocemente la schiacciata del +3 (76-73), per completare l’opera stoppando Fernandez. Bramos segna quelli che risultano essere i liberi decisivi: vince la Reyer per 78-73.
TOP SCORER
VENEZIA – Bramos 25, Tonut 14, Watt 9
TRIESTE – Justice 21, Elmore 13, Mitchell 12

HAPPY CASA BRINDISI-ACQUA S.BERNARDO CANTU’ 64-69
Si comincia con venti minuti di ritardo perché il cronometro non vuol saperne di scrivere “10:00” sulle caselle dei minuti e dei secondi. Al via vero e proprio è Cantù a scappare, con un 3-10 in cui Young segna i primi otto punti. Quando salgono di giri Banks e Brown l’Happy Casa riprende quota, tornando sul pari (15-17) a due minuti dalla prima sirena. Gaspardo trova la tripla del 20-19, ed è così che si chiude il quarto d’apertura. Brindisi arriva sul +4 (24-20), subendo poi la difesa canturina che concede poco. Dopo una larga parte del secondo periodo equilibrata, un parziale di 0-8 firmato Young, Burnell e Wilson significa 31-36 ospite quando si osserva il riposo. Gli uomini di coach Cesare Pancotto si rivelano pronti al ritorno in campo, resistendo a un paio di assalti di Martin e Brown e piazzando un nuovo allungo lanciato da Pecchia che vale il 38-46. I padroni di casa non trovano mai un reale riavvicinamento, perché la combinazione degli italiani di Cantù e di Hayes appare un rebus complesso da risolvere per la squadra di Frank Vitucci, che entra negli ultimi 10 minuti sotto 51-59. Nel quarto di chiusura si segna davvero poco, con entrambi gli attacchi che più di tanto non sono capaci di produrre. In questa situazione si districa meglio l’Happy Casa, che rosicchia lentamente ogni singolo punto per arrivare alla parità con il gioco da tre punti di Brown, ma i padroni di casa si dimenticano Young da tre a 1’30” dal termine: 64-67. Brindisi spreca di tutto nel finale, lasciando a Clark il ruolo di match winner con i liberi del 64-69.
TOP SCORER
BRINDISI – Brown e Banks 17, Martin e Gaspardo 10
CANTU’ – Young 22, Pecchia 10, Clark e Hayes 8

OPENJOBMETIS VARESE-BANCO DI SARDEGNA SASSARI 52-74
Inizio particolarmente spettacolare a Masnago, con Tambone che realizza sette punti in altrettanti minuti e risponde colpo su colpo al blocco straniero di Sassari. Negli ultimi due giri di orologio del primo quarto si segna ben poco: 15-15. A inizio secondo periodo Sassari prova la fuga, con Pierre che raggiunge la doppia cifra e il duo Stefano Gentile-Michele Vitali che fa la voce grossa. Jerrells firma il +11 (20-31). La Dinamo controlla piuttosto agilmente quel che rimane prima del riposo lungo, e la chicca finale la offre Spissu che, sulla tripla sbagliata da Pierre, prende il rimbalzo volante per firmare il 24-40 sul quale si torna negli spogliatoi. Al ritorno in campo la musica non cambia, con il Banco che, senza un protagonista che emerga sopra gli altri, scappa ulteriormente fino al +22 (31-53). Non si registrano particolari reazioni da parte di Varese, con Sassari che chiude il terzo quarto avanti 41-57. Gli ultimi dieci minuti servono soltanto a trascinare l’incontro alla sua conclusione, che serve solo a dar modo anche a Jack Devecchi di assaporare il parquet, nella sua tredicesima stagione con la maglia della Dinamo. Finisce 52-74 e la Dinamo torna in Sardegna con il sorriso.
TOP SCORER
VARESE – Vene e Ferrero 10, Mayo 9
SASSARI – Pierre 18, Vitali e Gentile 11

DE’ LONGHI TREVISO-A|X ARMANI EXCHANGE MILANO 53-75
Partenza choc per Milano, sorpresa da uno splendido Nikolic che, da tre, segna sei dei primi otto punti di Treviso davanti a un PalaVerde il cui entusiasmo non è descrivibile. Logan si unisce alla festa firmando il 12-3, poi Biligha e Cinciarini riavvicinano Milano, Sergio Rodriguez segna il primo canestro della sua carriera italiana ed è 15-13, poi Moraschini (in ottima serata) firma il sorpasso sul 17-18. Il primo quarto termina sul 19-23, ma i veneti sono vivi: Uglietti e Chillo trovano un parziale di 5-0 ed è di nuovo +1 Treviso. L’incontro continua a vivere sul filo dell’equilibrio, con Micov e Rodriguez da una parte e Logan e Cooke dall’altra che si fanno carico della produzione offensiva delle due squadre. All’intervallo è 33-35. Quando tornano sul parquet, gli uomini di Ettore Messina iniziano a scavare un solco, chiudono le porte in difesa, aggiungono Shelvin Mack all’arsenale offensivo e piazzano un parziale devastante di 3-19 che significa 36-54 con un Rodriguez di altissima classe, che arriva a quota 21 punti sostanzialmente in un lampo. Nel finale di terzo quarto Alviti cade male sul piede sinistro e deve uscire, lasciando Treviso con un’opzione in meno per la serata, anche se chiude il terzo quarto sotto 42-56. L’Olimpia, però, è più forte e lo fa capire nel tempo che rimane, amministrando con agio il tempo rimanente e ruotando tutti i suoi uomini in modo tale da non farne stare nessuno in campo più di 24 minuti. Nonostante il -22 finale, perché il punteggio conclusivo è di 53-75, il pubblico trevigiano saluta la sua squadra con gli applausi.
TOP SCORER
TREVISO – Uglietti 11, Nikolic 9, Logan 7
MILANO – Rodriguez 21, Moraschini 13, Micov 9

CLASSIFICA
1. Milano, Cantù, Venezia, Sassari, Virtus Bologna, Fortitudo Bologna, Brescia, Trento 2
9. Treviso, Brindisi, Trieste, Varese, Roma, Pistoia, Pesaro, Reggio Emilia, Cremona* 0

*ha riposato

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Credit: Ciamillo

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