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Basket, Serie A 2019-2020: ufficiale l’arrivo di Alessandro Gentile a Trento, quarta maglia italiana della sua carriera

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L’Aquila Basket Trento, sponsorizzata Dolomiti Energia, ha ufficializzato pochi minuti fa l’approdo di Alessandro Gentile in bianconero. Si tratta del colpo più importante della storia della società presieduta da Luigi Longhi. L’accordo è di durata biennale: un investimento non circoscritto a pochi mesi, dunque, quello che viene dato in mano a coach Nicola Brienza.

Per Gentile si tratta della quarta maglia italiana in carriera, dopo quelle della Benetton Treviso, dell’Olimpia Milano e della Virtus Bologna. A Treviso il classe ’92 nativo di Maddaloni, figlio di Nando, fratello di Stefano e nipote di Imma (grande protagonista della miglior epoca del basket femminile a Napoli) ha giocato, giovanili a parte, dal 2009 al 2011, conquistandosi uno spazio sempre maggiore sotto Frank Vitucci prima e Jasmin Repesa poi. Poco prima di metà stagione 2011-2012 il passaggio a Milano, dove diventa rapidamente uno dei simboli e per di più capitano nella stagione 2013-2014, quella dei quarti di finale di Eurolega e dello scudetto di ritorno a 18 anni di distanza dall’ultimo. Viene scelto al secondo giro del draft NBA 2014 con il numero 53 (in teoria dai Minnesota Timberwolves, in pratica dagli Houston Rockets in cambio di un milione e mezzo di dollari), ma non ha mai messo piede su un parquet dell’altra sponda dell’Oceano fino a questo momento. Dopo una stagione 2015-2016 travagliata, a fine 2016 abbandona Milano per andare prima al Panathinaikos e poi all’Hapoel Gerusalemme (dove ci sono sia Simone Pianigiani che Amar’e Stoudemire), per poi tornare in Italia con la Virtus Bologna, dove due volte fallisce i playoff. Dopo la fine delle ultime speranze NBA, complicate anche da un infortunio a una mano, va all’Estudiantes, in Spagna, risultando positivo fino a marzo, quando si infortuna a una mano. Torna a maggio e chiude bene l’annata. L’estate lo vede lungamente corteggiato, ma senza esito, proprio dalla Virtus Bologna.

In Nazionale è protagonista agli Europei del 2013, ma lo è anche in quelli del 2015, entrambi conclusi ai quarti di finale sotto la guida di Simone Pianigiani. Finisce dall’altra parte della lavagna dopo la finale persa del torneo Preolimpico 2016, ed è da lì che comincia il suo periodo più difficile. Molto lentamente, un po’ grazie al suo approdo in Spagna, un po’ perché Meo Sacchetti gli accorda fiducia in tutte le partite di qualificazione ai Mondiali, riesce a ritrovare l’aura che per un po’ era parsa persa, dopo quel biennio 2013-2015 in cui sembrava assodato il suo status di star. Dopo i Mondiali di Cina 2019, adesso arriva l’occasione per spiccare di nuovo il volo, stavolta definitivamente, tanto in Italia quanto in Europa, che per il momento è quella dell’EuroCup che Trento inizierà la prossima settimana. Ritroverà Davide Pascolo, compagno tanto di Nazionale quanto di club a Milano, nella breve fase meneghina della sua stagione più difficile.

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federico.rossini@oasport.it

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Credit: Ciamillo

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