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Boxe, Fabio Turchi verso la sfida con McCarthy: “Sono ben allenato e vincerò. L’Europeo? Procedo in quella direzione”

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Mancano un paio di settimane al ritorno sul ring di Fabio Turchi, campione internazionale WBC dei massimi leggeri che il prossimo 11 ottobre difenderà il titolo contro il britannico Tommy McCarthy nell’ambito del Festival dello Sport organizzato da La Gazzetta dello Sport a Trento. Il pugile azzurro avrebbe dovuto affrontare l’avversario lo scorso 11 luglio al Foro Italico di Roma ma si era infortunato e aveva dunque dovuto annullare il match, questa volta è invece tutto pronto per la supersfida che mette in palio anche il vacante titolo dell’Unione Europea. Il 26enne toscano (imbattuto con 17 vittorie all’attivo di cui 13 per ko) se la dovrà vedere con un rivale di due anni più vecchio e con un record di 15-2.

Turchi ha sempre vinto quando c’era una cintura in palio mentre il suo rivale ha dovuto chinare il capo contro Richard Riakporhe nell’unica occasione avuta per conquistare l’intercontinentale WBA sempre di questa categoria di peso. L’azzurro ha parlato del suo avvicinamento alla contesa attraverso i microfoni della FPI: “L’allenamento procede nel migliore dei modi. Sono tornato ad allenarmi con mio padre Leonardo al Boxing Club Firenze. Finora ho fatto sparring con dei validi pugili fiorentini, ogni volta almeno 10 riprese. Tra poco arriverà a Firenze l’ex campione del mondo dei pesi massimi leggeri WBA Youri Kalenga. Decideremo insieme quanto dureranno le nostre sessioni di sparring, ma saranno di almeno 8 riprese. E’ il secondo campione del mondo con cui mi alleno. Il primo è stato il lettone Mairis Briedis, attuale campione del mondo dei pesi massimi leggeri della World Boxing Organization“.

Fabio Turchi ha parlato anche di McCarthy: “Proviene da una grande scuola pugilistica come quella inglese e quindi merita rispetto, ma non lo temo. Sono sicuro di vincere perché sono allenato al meglio. Ho sempre preferito concentrarmi su me stesso piuttosto che studiare il mio avversario. Se mi sento al meglio delle mie capacità, per me è lo stesso affrontare un pugile in ascesa, un campione affermato o un… marziano. Una cosa è certa: gli inglesi non mandano un loro pugile all’estero se non lo ritengono all’altezza dell’impegno preso. Quindi, non sottovaluto Tommy McCarthy. Comunque, l’11 ottobre avrò al mio angolo mio padre Leonardo, che è stato campione d’Italia dei pesi mediomassimi, e tutto il mio team. Non posso perdere”.

Tempo fa si era parlato della possibilità di combattere contro il campione d’Europa Yves Ngabu: “Procedo un passo alla volta. Prima devo battere Tommy McCarthy. Il fatto che sia in palio anche il titolo dell’Unione Europea è un passo nella giusta direzione per disputare il titolo europeo. Il campione dell’Unione Europea, in genere, ottiene un match contro il campione d’Europa. Ho visto combattere il belga Yves Ngabu e sono convinto che sia alla mia portata”.

 

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