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Boxe, Mondiali 2019: i convocati dell’Italia ai raggi X. Aziz Abbes Mouhiidine faro della spedizione azzurra

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Per il pugilato dilettantistico, la data chiave è quella del 7 settembre, quando inizieranno le due settimane dei Mondiali a Ekaterinburg, in Russia. Saranno quattordici giorni tutti da vivere, in compagnia dei sei italiani che si presenteranno per combattere contro i migliori esponenti della boxe mondiale. Andiamo a scoprire i nostri portacolori.

FEDERICO SERRA (52 kg)
Oro ai campionati UE 2018 nei 49 kg, è stato sconfitto dall’avversario non affrontato (per forfait) di allora, Alakhverdovi agli ultimi Europei, nella semifinale, ma è comunque arrivato alla medaglia di bronzo. L’ultima volta che lo si è visto ai Mondiali ha raggiunto i sedicesimi.

FRANCESCO IOZIA (57 kg)
Già molto in evidenza tra gli Under 22, dove ha raggiunto la medaglia di bronzo ai relativi Europei, ha finora dovuto attendere il suo momento prima di arrivare a disputare le manifestazioni che contano, come quella iridata.

GIANLUIGI MALANGA (69 kg)
Tra i più giovani, è entrato solo di recente nei raduni con i big italiani e ha tutta l’esperienza internazionale ancora da costruire. La manifestazione gli servirà per crescere.

SALVATORE CAVALLARO (75 kg)
Elemento fisso da tempo di tutte le spedizioni azzurre, è stato eliminato agli ottavi nell’edizione iridata 2017, ma ha saputo riscattarsi con gli interessi nei due anni successivi: argento ai Giochi del Mediterraneo, ai Campionati UE 2018 e agli Europei 2019.

 

AZIZ ABBES MOUHIIDINE (91 kg)
Senza alcun dubbio la stella della spedizione azzurra per risultati recenti conseguiti. Nel 2018 è semplicemente esploso con le vittorie ai Giochi del Mediterraneo e ai Campionato UE, mentre ha subito una battuta d’arresto agli Europei di quest’anno. Rimane l’uomo che più è indicato per fare strada.

MIRCO CARBOTTI (+91 kg)
C’è lui, e non Clemente Russo nella massima categoria, il che denota una specie di cambio della guardia, anche se naturalmente di strada ce n’è da fare in tal senso. Da anni fa parte dei raduni nazionali, anche se l’odore delle grandi competizioni lo deve ancora assaporare in tutta la sua pienezza.

 

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federico.rossini@oasport.it

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Foto: FPI

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