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Calcio, Qualificazioni Europei 2020: Italia, servono due vittorie con Armenia e Finlandia per ipotecare il pass

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3 settembre 1989: il calcio italiano ricorda a 30 anni dalla scomparsa Gaetano Scirea, capitano della Juventus e della Nazionale italiana campione del mondo nel 1982, morto in un incidente d’auto quando si trovava in Polonia, in qualità di allenatore in seconda dei bianconeri, per visionare il Górnik Zabrze, squadra polacca che avrebbe affrontato la compagine di Torino. Una tragedia che sconvolse il mondo sportivo del Bel Paese per ciò che il calciatore aveva rappresentato in campo e fuori. Un’atleta che sapeva essere autorevole ma non autoritario e attraverso il suo modo di giocare e di vivere aveva conquistato i tifosi della Vecchia Signora ma anche quella dell’Italia intera.

Con lo stesso stile e la medesima finalità che la Nazionale di Roberto Mancini si augura di lasciare il segno nei prossimi impegni delle Qualificazioni agli Europei 2020. Gli azzurri, in vetta al gruppo J a punteggio pieno (12 punti), affronteranno nella quinta e sesta giornata di questo percorso l’Armenia (giovedì 5 settembre, ore 18 – Stadio ‘Vazgen Sargysan’ di Yerevan) e la Finlandia (domenica 8 settembre, ore 20.45 – ‘Tampere Stadion’ di Tampere), rispettivamente terza e seconda del raggruppamento. Due trasferte da non sottovalutare per la formazione di Mancini che dovrà uscire con un risultato positivo, in modo da mantenere il proprio vantaggio in classifica e il primato nel gruppo.

CLASSIFICA GRUPPO J

Squadra Pt G V P S GF GS DR
 Italia 12 4 4 0 0 13 1 +12
 Finlandia 9 4 3 0 1 6 2 +4
 Armenia 6 4 2 0 2 7 6 +1
 Grecia 4 4 1 1 2 6 8 -2
 Bosnia ed Erzegovina 4 4 1 1 2 5 7 -2
 Liechtenstein 0 4 0 0 4 0 13 -13

 

Uscire con il doppio successo dai due incontri, come è chiaro che sia, mette in una chiara posizione di vantaggio la squadra del “Mancio”, potendo guardare ai prossimi quattro confronti del girone con fiducia. Al di là però del blasone delle rivali, sono aspetti interni a tenere banco in seno alla Nazionale. Il primo punto all’ordine del giorno è la condizione fisica. E’ un tema che si ripete ma, di fatto, la forma dei giocatori a disposizione del CT non può essere ottimale. Al cospetto, invece, di selezioni con effettivi più “allenati” al ritmo partita, bisognerà fare molta attenzione. L’altra criticità riguarda gli infortunati. Mancini deve, infatti, fare i conti con i tanti indisponibili: Giorgio Chiellini, Bryan Cristante, Mattia De Sciglio e Lorenzo Insigne non potranno prendere parte alla doppia trasferta. Al loro posto sono stati convocati Acerbi, D’Ambrosio, Tonali e Vincenzo Grifo del Friburgo.

Il tecnico italiano, quindi, dovrà fare leva sulle qualità del proprio centrocampo dai piedi buoni. Marco Verratti, Jorginho, Stefano Sensi, Lorenzo Pellegrini e Nicolò Barella vanno a comporre una mediana altamente qualitativa su cui il mister tricolore ha costruito l’ossatura della propria squadra. In avanti il tridente potrebbe essere composto da Federico Bernardeschi, Ciro Immobile/Andrea Belotti e Federico Chiesa. L’assenza di Insigne, da questo punto di vista, peserà al pari di quella di Chiellini nel reparto difensivo. La retroguardia, però, guidata da Leonardo Bonucci cercherà di sopperire a questa mancanza, per proteggere al meglio la porta di “Gigio” Donnarumma.

L’Italia, fino ad ora, ha realizzato 13 reti e ne ha subita solo 1. La necessità di dare continuità è impellente e, come già detto, tanto passerà dal nostro centrocampo, ispiratore per l’attacco ma anche importante schermo a protezione della difesa. Quest’ultimo aspetto è stato problematico nell’ultimo match casalingo contro la Bosnia (vittoria in rimonta per 2-1) ma spetterà a Mancini trovare l’equilibrio e condensare qualità e quantità.

 

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giandomenico.tiseo@oasport.it

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Foto: Alessio Tarpini / LPS

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