Calcio
Calcio, Roberto Mancini: “Dispiace per Chiellini, giusto non convocare Zaniolo e Kean”
E’ iniziato ufficialmente oggi il raduno della Nazionale italiana di calcio di Roberto Mancini che si è ritrovata a Bologna, in vista dei prossimi impegni delle qualificazioni agli Europei 2020. Gli azzurri, in vetta al gruppo J a punteggio pieno (12 punti), affronteranno nella quinta e sesta giornata di questo percorso l’Armenia (giovedì 5 settembre, ore 18 – Stadio ‘Vazgen Sargysan’ di Yerevan) e la Finlandia (domenica 8 settembre, ore 20.45 – ‘Tampere Stadion’ di Tampere), rispettivamente terza e seconda del raggruppamento. Due trasferte da non sottovalutare per la formazione di Mancini che dovrà uscire dai due impegni con un risultato positivo, in modo da mantenere il proprio vantaggio in classifica e il primato nel gruppo.
Non saranno match semplici anche per il periodo di forma non ottimale dei calciatori e per alcuni indisponibili: uno su tutti il difensore della Juventus Giorgio Chiellini, che ha subito la distorsione al ginocchio destro e una lesione del legamento crociato anteriore. Domani il difensore azzurro si sottoporrà a un intervento chirurgico a Innsbruck e i tempi di recupero dovrebbero essere all’incirca sei mesi. Di questo e di altro ha parlato il tecnico tricolore nella conferenza stampa del primo giorno, presso la sala dell’Isokinetic (Bologna).
“Mi dispiace per Chiellini, Piccini e Pavoletti che hanno avuto infortuni più gravi degli altri. I problemi sono i soliti di inizio stagione, ovvero affrontare squadre che giocano in campionati a metà o verso la fine“, le prime considerazioni del CT. Tiene banco il provvedimento disciplinare nei confronti di Moise Kean e di Nicolò Zaniolo e le parole dell’allenatore italiano sono chiare: “Sicuramente mi faranno più comodo in avanti. A me non piace lasciare a casa per punire, però son giovani e spero che serva loro per il futuro. Se meriteranno li chiameremo ma devono imparare che devono comportarsi per bene. Un professionista deve essere sempre esemplare. Credo che per giocare in Nazionale ci vogliano qualità tecniche e di comportamento. Ripeto, hanno fatto cavolate ma essendo loro così giovani devono imparare. Stavolta non ci sono, la prossima volta se meriteranno saranno qui. Ci avrebbero fatto comodo ma è giusto non averli chiamati ora“.
Nello svolgersi di un campionato che, almeno per il momento, sembra maggiormente votato all’attacco e meno al tatticismo, la questione insulti razzisti è tornata d’attualità, dopo quello che è accaduto al giocatore dell’Inter Romelu Lukaku a Cagliari e l’idea del Mancio è la seguente: “Purtroppo c’è sempre qualcuno che sbaglia. La speranza è che presto questa roba finisca”.
A chiosa, una battuta sulla battaglia che sta portando andando l’amico e collega Sinisa Mihajlovic, colpito dalla leucemia e già presente sulla panchina del Bologna: “Ho sentito Sinisa in questi giorni. Mi sembra stia molto meglio e che tutto vada per il verso giusto“.
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giandomenico.tiseo@oasport.it
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Foto: Shutterstock