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Ciclismo, Alessandro Covi: “Cercherò di riscattarmi al Mondiale. Dall’anno prossimo si inizia a fare sul serio”

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22 agosto 2018, una data difficile da dimenticare per un astro nascente del ciclismo italiano che si ritrova a vincere la sesta tappa del Tour de l’Avenir, e al contempo viene ufficializzato che il suo futuro ciclistico apparterrà dal 2020 alla UAE Team Emirates. Un anno ancora tra gli Under 23 per affinare le qualità, per maturare; ed eccoci qua, a pochi mesi dal primo grande traguardo di una carriera pronta a decollare. Stiamo parlando di Alessandro Covi, uno dei talenti italiani per il futuro che verrà. 21 anni il prossimo 28 settembre, il giovane varesino è pronto per il definitivo salto di qualità tra i professionisti, dove le responsabilità si faranno sempre più grandi.

Al suo terzo anno con il Team Colpack, in questa stagione Alessandro è andato a segno una sola volta, ma forse nell’appuntamento a cui teneva di più, ossia il “9° Trofeo Corri per la mamma e Giuseppe Giucolosi a.m.” nella sua Taino; con un assolo tra la gioia dei suoi tifosi e una pioggia incessante al termine di una corsa affrontata con grande tenacia e sete di trionfo. Non sarà arrivata la vittoria altrove, ma per il secondo anno consecutivo Covi si è classificato come migliore corridore azzurro al Giro d’Italia Under 23, chiudendo la Corsa Rosa al quarto posto. È poi arrivato il Tour de l’Avenir, ma in Francia la fortuna non ha giocato a suo favore: due cadute in altrettante tappe lo hanno mandato fuori dalla corsa transalpina.

Ma adesso è giunto il tempo di guardare avanti e pensare a questo mese, quello più importante, dove Alessandro tornerà ad indossare la maglia azzurra per cercare di onorare al meglio il tricolore nell’appuntamento più atteso dell’anno: il Campionato del Mondo nello Yorkshire. Chiuderà poi il capitolo Under 23 per voltare pagina e scrivere un’altra storia, l’inizio della sua carriera da professionista.

Tracciamo assieme un bilancio stagionale. Tra gioie e rammarichi…

“La gioia più grande è stata sicuramente la vittoria a Taino, in casa. Poi alla fine ho cercato più la qualità che la quantità di vittorie. Alla fine non sono riuscito a coglierne altre. Ma se devo darmi un voto direi sette per la stagione in corso”.

Per quale tipo di corse ti senti più adatto? Che corridore sei? E le corse a tappe?

“Mi piacciono le corse come il Giro delle Fiandre. Insomma, gare mosse, dove c’è poco respiro; penso che queste siano il tipo di corse adatte a me. Però quando sono in forma e sto abbastanza bene riesco a tenere anche in salita. Per le gare a tappe adesso come adesso non ci penso. Magari se arriverà l’occasione di disputarne una potrò pensarci. Sicuramente, se questo accadrà, inizialmente non sarà per vincerla, ma col tempo si capirà. Alla fine per me sarà tutto nuovo”.

A quale professionista ti ispiri? Qual è la gara dei tuoi sogni?

“Il mio idolo è sempre stato Damiano Cunego, sin da quando ero piccolo. Dopo di lui non ce ne sono stati altri. La mia gara dei sogni è sicuramente la Tre Valli Varesine”.

Le tue prospettive in vista del passaggio nel World Tour…

“Sicuramente di fare due bellissime stagioni con la UAE Team Emirates cercando di aiutare la squadra. E magari chi lo sa, tentare di cogliere qualche bella occasione personale. Comunque sia cercherò di dare il massimo. Dall’anno prossimo si inizia a fare sul serio”.

Cosa vuol dire essere oramai da due anni a questa parte uno dei giovani più interessanti del panorama ciclistico italiano/europeo?

“Sinceramente non ci do peso. Sono sempre lo stesso. Anzi, è una cosa che mi rende orgoglioso”.

Cosa ti aspetti dal Campionato del Mondo dopo la delusione del Tour de l’Avenir?

“Cercherò di riscattarmi. Poi il percorso si addice alle mie caratteristiche, quindi cercherò di fare e dare il più possibile sia per me che per tutta la Nazionale Italiana. Adesso sono in ritiro con gli altri azzurri sul Sestriere. I primi giorni li ho trascorsi abbastanza tranquillamente anche per recuperare le botte del Tour de l’Avenir. Adesso ho ricominciato ad allenarmi per bene. Continuerò così fino a questo weekend prima della gara di Pinerolo di domenica, per poi fare ritorno a casa”.

Hai in programma qualche corsa di fine anno con la UAE Team Emirates o concluderai la stagione solamente con il Team Colpack?

“Prima del Mondiale farò principalmente gare con i professionisti per fare il cosiddetto “ritmo” e mettere fatica nelle gambe. Comunque sia tutte le corse saranno assieme al Team Colpack, partendo dalla Coppa Agostoni e la Coppa Bernocchi”.

C’è qualche corridore della tua futura squadra che ti piacerebbe seguire in particolar modo?

“Ce ne sono parecchi, tanti campioni. Cercherò di imparare qualcosa da tutti. Questo sarebbe davvero magnifico. Penso che alla fine sarà una sorpresa. Ora come ora non lo so nemmeno io. Quando mi ritroverò tra di loro capirò cosa potrò aspettarmi. Adesso come adesso penso a finire la stagione, poi mi metterò sotto per fare un buon inverno e a gennaio, quando inizierò a correre, capirò meglio”.

In conclusione…

“Ci tengo a ringraziare di vero cuore tutto il Team Colpack per questi tre anni passati con loro. Quindi ringrazio tutti i dirigenti e il presidente Giuseppe Colleoni per avermi dato la possibilità di correre assieme alla loro squadra”.

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Foto: Comunicato Stampa Cycling Sport Promotion

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